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Carlo Mazzone corre sotto la curva, cosa successe in Atalanta Brescia

In molti ricorderanno un momento che ha reso iconico Carlo Mazzone. Il 30 settembre del 2001 il tecnico, all’epoca alla guida del Brescia, fece una corsa forsennata dopo il 3-3 siglato dai suoi per inveire contro la curva di casa quella dell’Atalanta all’Atleti Azzurri d’Italia a Bregamo. Fu proprio lo stesso tecnico a spiegare cosa successe, anche se fu evidente fin da subito a tutti a guardare le immagini in diretta in tv.

Carlo spiegò: “Non volevo cercarmi rogne, ma ciò che accadde sugli spalti mi fece stare male, non era mai successo in 40 anni di carriera. Andammo in vantaggio con Roberto Baggio ma l’Atalanta ce la ribaltò per 3-1. In campa era una battaglia ma in curva sentivo ‘Carlo Mazzone romano di m…, Carlo Mazzone figlio di p…”. Non lo accettai, soprattutto pensando alla mia povera mamma che era morta giovanissima fra le mie braccia. Me venne il sangue agli occhi perché non era un’offesa verso di me, ma verso i miei affetti”.

Cosa successe a Bergamo?

Carlo Mazzone ricordò quell’episodio a Bergamo, specificando: “Andai dal quarto uomo e gli dissi di scrivere tutto sul taccuino. Proprio in quel momento Baggio segnò il 2-3, mi rivolsi alla curva e dissi che se avessimo segnato il 3-3 sarei andato sotto da loro. La partita volgeva al termine, mi stavo preparando e il 3-3 fu una specie di blackout, iniziai a correre verso quella curva con i pugno chiuso e più correvo e più urlavo. Menichini provò a fermarmi, ma ormai nun ce stavo più con la capoccia. Poi andai da Collina e gli dissi di buttarmi fuori che me lo meritavo”.

Furono cinque le giornate di squalifica per Mazzone che poi disse scherzando che era il suo fratello gemello ad aver fatto quella corsa, cosa che non avrebbe in effetti mostrare ai tifosi lui che era sempre stato contenuto ed educato.

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