Il pm di Milano Paolo Storari è stato assolto a Brescia al termine del processo, celebrato con rito abbreviato, con al centro il caso dei verbali di Piero Amara su una presunta Loggia Ungheria. Storari, accusato di rivelazione del segreto d’ufficio, è stato assolto con la formula “il fatto non costituisce reato”.
Niente condanna
Il giudice Federica Brugnara ha respinto infatti la richiesta della pubblica accusa, rappresentata dai pm Donato Greco e Francesco Milanesi, che nella scorsa udienza avevano chiesto la condanna a sei mesi, dando così ragione alla difesa dell’imputato. Al centro del processo c’erano i verbali dell’avvocato siciliano Piero Amara, ex legale esterno di Eni, che Storari consegnò nell’aprile 2020 all’allora consigliere del Csm Piercamillo Davigo per “autotutelarsi”, a suo dire, dalla presunta inerzia dei vertici della procura di Milano ad indagare sulla cosiddetta Loggia Ungheria.
Greco
Per le accuse mosse da Storari era stato indagato l’ex procuratore di Milano Francesco Greco, ora in pensione, con l’accusa di rifiuto di atti d’ufficio. Posizione che è stata archiviata arrivando a una conclusione opposta, ovvero che Greco non aveva rallentato quelle indagini.
Visibilmente commosso Paolo Storari ha preferito non lasciare dichiarazioni ai giornalisti, mentre l’avvocato Paolo Della Sala ha commentato: “siamo felici perché è stato assolto dopo una battaglia veramente difficile. Speriamo si ponga fine al calvario a cui è stato sottoposto per aver fatto, dal suo punto di vista, il proprio dovere”.
Davigo
Il gup Federica Brugnara è lo stesso giudice che lo scorso 17 febbraio aveva rinviato a giudizio Piercamillo Davigo, anche lui accusato di rivelazione di segreti d’ufficio. Ora gli occhi sono tutti puntati al prossimo 20 aprile, quando a Brescia si aprirà il dibattimento nei confronti dell’ex consigliere del Csm, che invece ha scelto il rito ordinario ed è assistito dall’avvocato Francesco Borasi.
Diatriba
Ideale sequel di “Il sistema. Potere, politica, affari: storia segreta della magistratura italiana” (Rizzoli 2021), lo scorso 8 febbraio è uscito il nuovo saggio scritto come il precedente dall’ex magistrato Luca Palamara e dal direttore di “Libero”, Alessandro Sallusti, “Lobby e Logge” (Rizzoli 2022). “Ho deciso di scriverlo – ha spiegato l’ex leader dell’Anm al Riformista – dopo la divulgazione dei verbali sulla Loggia Ungheria (…) Come sono state fatte le indagini su Ungheria? Penso sia il caso di fare una riflessione al riguardo”.
Riforma Cartabia
Di Giustizia e Csm si discute anche all’interno del nostro esecutivo. Il ministro Marta Cartabia, intervenendo al Senato lo scorso 19 gennaio, ha detto: “ad oggi, possiamo dire di aver conseguito gli obiettivi previsti per il 31 dicembre 2021”, aggiungendo che è ormai “fondamentale” la riforma del Csm. “Il PNRR – ha spiegato il ministro – ci impegna ad approvarla e quella scadenza dovrà essere rispettata”.
Le reazioni
In un articolo sul Riformista, il direttore Piero Sansonetti, che già aveva commentato il rinvio a giudizio di Davigo, scrive così: “il Pm Storari è stato assolto. Era stato già scagionato dal Csm ora anche dalla Procura di Brescia. È uno schiaffo all’establishment della magistratura, in particolare all’establishment potentissimo della Procura di Milano”.
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