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Ghali la ricorda ancora: “Diceva che sapevo scrivere”

Ghali

Ghali foto Facebook @ghali -largomento.com

Ghali non può fare a meno di ricordarla ancora: da piccolo le faceva sempre complimenti per la sua scrittura.

Non servono presentazioni per Ghali, il cantante italiano che proprio nei mesi scorsi è stato uno dei protagonisti di Sanremo 2024: il palco dell’Ariston che lo ha visto per la prima volta in gara. In passato ci era stato ma solo come ospite.

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Ghali foto Facebook @ghali -largomento.com

Ebbene, il motivo per cui torna al centro dell’attenzione ha a che fare con una confessione che riguarda il suo passato, in particolare modo il periodo legato alla sua adolescenza, quando ancora andava a scuola.

Da ragazzino avevo una grande passione per la scrittura, alle medie ho auto una prof che leggeva i miei temi in classe, ‘sentite come scrive bene Ghali’, beh ci ho creduto” ha rivelato nella sua intervista per Repubblica e non è finita qua.

Ghali ricorda alla sua maestra di scuola: “Cercarla sarebbe una bella idea”

Insomma, quando si dice che il passato e la formazione sono davvero importante per la vita di ognuno di noi, è davvero cosi. La prova sta nella vita e nella carriera di Ghali, l’artista che oggi è uno dei più apprezzati in Italia e che forse lo è anche per le parole della sua maestra.

Ghali quel retroscena sul suo passato che non dimentica
Ghali foto Facebook @ghali -largomento.com

“Non l’ho più sentita. Cercarla sarebbe una bella idea. Vorrei incontrarla, ringraziarla, farci una chiacchierata” ha raccontato e ancora: “Molte canzoni italiane andrebbero studiate a scuola. Non solo ‘Casa mia‘, ma anche ‘Ora d’aria‘. Con l’arte si può veicolare qualunque messaggio”.

Un messaggio importante il suo che nonostante non abbia mai avuto un buon rapporto con la scuola, non può fare a meno di ricordare questo episodio con tantissimo affetto e alla luce di quello che ha conquistato, non si può di certo dargli torto.

Ad ogni modo, l’artista pare non avere completato il suo percorso scolastico, ma la madre è sempre stata il mezzo con cui avere la giusta educazione: “Siccome mio papà non c’era, le regole in casa le stabiliva lei. Ce n’erano parecchie, era severa, ma nonostante questo non riuscivo ad andare bene a scuola: della mia infanzia ricordo tanto sole, la strada, le ginocchia sbucciate e i muretti da scavalcare per recuperare il pallone”.