Il ritorno di Pino Insegno in televisione non ha dato i risultati che i dirigenti della Rai si aspettavano quando hanno pianificato il nuovo palinsesto 2023/2024.
Il flop di “Mercante in Fiera”, infatti, sta mettendo in seria difficoltà la Rai che, adesso, è al lavoro per trovare una soluzione definitiva a questa continua perdita di spettatori dovuti agli ascolti in picchiata.
Ma quali sono le due soluzioni che i dirigenti Rai possono mettere in atto? Cerchiamo di capire quali sono le possibili intenzioni della Rai riguardo al futuro del programma e del suo conduttore.
Qual è il futuro di Mercante in Fiera?
L’annuncio della chiusura di “Mercante in Fiera” da parte di Giuseppe Candela per Dagospia, ha scosso l’intera Rai.
Il programma di Rai2 ha registrato un drammatico crollo di ascolti, mettendo a rischio anche il Tg2. La situazione è diventata un problema serio da gestire, poiché Pino Insegno, il volto del programma, è un elemento chiave. Ma cosa succederà a gennaio, quando tornerà in onda con “L’Eredità”?
Una ‘Exit Strategy’ per Pino Insegno
Rai2 sta cercando una soluzione per Pino Insegno e “Mercante in Fiera”.
La cancellazione del programma sembra l’opzione più probabile, visto il basso interesse degli spettatori, che faticano a superare il 2% di share. Si sta considerando un’uscita strategica per Insegno, con alternative temporanee e una possibile anticipazione dell’orario di trasmissione. Si tratta di misure temporanee, in attesa di una decisione definitiva.
La scelta della Rai
Dagospia ha calcolato che ogni episodio di “Mercante in Fiera” comporta una spesa di circa 32 mila euro per la Rai, con un costo totale previsto di circa 2 milioni di euro per le 62 puntate pianificate.
Questa spesa è elevata e difficile da giustificare, soprattutto alla luce dei pessimi ascolti. La Rai si trova ora a una svolta, con due opzioni chiare: interrompere il programma o continuare con la speranza che il 2023 porti un miglioramento nelle performance dello show.
