Meno burocrazia e più impresa
Il 50% delle piccole e medie imprese piemontesi si aspetta nel prossimo futuro di superare i livelli di export pre-crisi, il 25% di eguagliarli, il 70% ritiene positivo l’andamento della propria azienda all’estero, il 38% in tempi pandemici ha registrato una riduzione di fatturato tra l’1% e il 10%, ma nel complesso circa un quarto delle aziende attive ha registrato una piccola-media crescita.
Sono alcuni dei dati emersi ieri al convegno ‘Piemonte per un futuro internazionale’ promosso da Confindustria e Unioncamere Piemonte e da The European House Ambrosetti.
Dati ‘ottimistici’, come ha sottolineato Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte, “che parlano di una ripresa solida dell’export. E che ora bisogna saper accompagnare tutti insieme, in rete. Siamo qui per questo. Nel secondo trimestre 2021 abbiamo visto il saldo di ottimismo delle imprese crescere di 11 punti rispetto al primo. Questa è un’occasione unica, grazie anche ai fondi europei in arrivo. Abbiamo un’enorme responsabilità. Stanno andando bene la meccanica, il food e il design, purtroppo arrancano ancora moda e tessile”.
“Le imprese – ha aggiunto l’assessore regionale Fabrizio Ricca – chiedono un maggiore affiancamento da parte del pubblico, più network, meno burocrazia e nuovi percorsi per portare le eccellenze piemontesi nel mondo. E’ un momento importante. Sicuramente la decisione di Stellantis di portare a Termoli la gigafactory di batterie per le auto elettriche e l’incertezza circa la sede per il Centro per l’intelligenza Artificiale sono ferite reali, ma la nostra capacità di battagliare su questi temi e di guardare avanti è molto forte”.
Meno burocrazia e più impresa
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