Melissa Satta, ecco tutta la verità su Matteo Berrettini

Melissa Satta, dopo mesi di silenzio, è tornata nello studio di Verissimo per parlare della fine della sua relazione con Berrettini.

E’ stata una delle ospiti protagonista di Verissimo, Melissa Satta, la showgirl italiana che oltre a lavorare sui social, è molto spesso presente in tv con programmi di successo. Negli ultimi mesi, è finita spesso al centro dell’attenzione per via della sua relazione con Matteo Berrettini.

La giovane e lo sportivo hanno fatto coppia fissa per una anno e nonostante tutto, il loro amore sembrava essere destinato a durare, per lo meno fino al giorno dell’annuncio del loro addio.

“Ne parlavo poco in casa, alla fine me la sono gestita come sempre. La pressione mediatica non ha di certo aiutato a vivere le cose con leggerezza” ha rivelato su Canale Cinque e ancora: “In questo anno ho conosciuto un mondo bellissimo, sono felicissima che sia tornato a giocare, adoro la sua famiglia e la porterò sempre nel cuore. Alla fine siamo rimasti in buoni rapporti”.

Melissa Satta su Berettini: “Mi hanno accusato di avere fatto finire la sua carriera”

Insomma, nonostante la relazione sia conclusa, sembra che i rapporti tra Melissa Satta e Matteo Berrettini siano rimasti il più normale possibile: entrambi, ormai, hanno deciso di andare avanti con la loro vita, augurando il meglio l’uno all’altro.

Eppure, i momenti difficili, nel corso della relazione non sono mancati, ad avere avuto la peggio, da parte dell’opinione pubblica, è stata proprio l’ex velina sarda, che ancora oggi non nasconde un velo di amarezza.

“Mi hanno accusata di aver fatto finire la sua carriera, hanno usato parole violente, ora non voglio essere volgare. Per tanti mesi sono stata in silenzio, ho le spalle larghe ma ora basta” ha spiegato nello studio di Silvia Toffanin e ancora: “Quando mi dicevano che portavo sfortuna pensavo che c’erano cose peggiori, non mi piace fare la vittima e cerco di alleggerire sempre gli altri caricandomi io dei problemi. Però ad un certo punto ho dovuto dire basta, mio figlio non può leggere queste cose”.