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Chi è Asia Valente: età, professione, reality show e perchè è finita nel mirino dell’Antitrust

L’universo degli influencer e dei social media è nuovamente al centro dell’attenzione con un’istruttoria aperta dall’Antitrust nei confronti di Asia Valente, nota influencer di 27 anni, e Meta-Instagram.

L‘accusa? Presunta pubblicità occulta. Scopriamo insieme i dettagli di questa vicenda che coinvolge due protagonisti del mondo digitale.

Chi è Asia Valente: età e carriera

Asia Valente, nata a Benevento nel 1996, è attiva ormai da molto tempo come fashion blogger, influencer e modella. La sua notorietà è cresciuta grazie alla partecipazione a programmi televisivi come La Pupa e il Secchione, Grande Fratello Vip, L’isola dei famosi, Ciao Darwin e Le Iene.

Attiva su Instagram, dove conta circa due milioni di seguaci, Asia Valente è ora oggetto di attenzione dell’Antitrust per la sua presunta pratica di pubblicità occulta.

L’istruttoria dell’Antitrust su Asia Valente

Asia Valente, ex concorrente di programmi televisivi e influencer seguita da circa due milioni di persone su Instagram, è al centro di un’indagine condotta dall’Antitrust. L’accusa principale riguarda la presunta pubblicità occulta presente nei contenuti pubblicati sul suo canale.

Si sospetta che Valente promuova ristoranti, spa, hotel e altre strutture turistiche senza chiaramente indicarne la natura promozionale. L’Antitrust ha esteso l’accertamento anche a Meta-Instagram, accusandola di non adottare misure adeguate per impedire la pubblicazione di messaggi potenzialmente ingannevoli.

I dubbi dell’Antitrust sui controlli di Meta-Instagram

La questione si estende oltre la singola influencer, coinvolgendo anche Meta-Instagram.

L’Antitrust ha sollevato dubbi sulla mancanza di informazioni adeguate riguardo all’uso dello strumento per contrassegnare i contenuti brandizzati sulla piattaforma.

Inoltre, la società è accusata di non controllare in modo efficace l’utilizzo corretto di tale strumento, soprattutto quando si tratta di contenuti promozionali pubblicati da influencer di grande notorietà.

La mancanza di verifiche sull’autenticità delle interazioni sulla piattaforma è un altro aspetto che l’Antitrust ha evidenziato, cercando di evitare la manipolazione artificiale dei “mi piace” e dei follower.

L’indagine dell’Antitrust mette in luce nuovamente la necessità di maggiore trasparenza nel mondo degli influencer e dei social media, evidenziando le responsabilità non solo degli influencer stessi ma anche delle piattaforme che ospitano i loro contenuti.

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