Economia

Quanto valgono i vecchi gettoni telefonici? Ecco l’elenco e il valore

I gettoni telefonici, una volta comunemente usati per fare chiamate pubbliche, oggi possono valere una piccola fortuna per i collezionisti.

Questi piccoli pezzi di storia rappresentano il passato delle comunicazioni e sono ricercati per la loro rarità e autenticità. Scopriamo quanto valgono e come riconoscerli.

La storia dei gettoni telefonici

In Italia, la storia dei gettoni telefonici inizia nel 1927 con la STIPEL, coniata in occasione della Fiera Campionaria di Milano. La circolazione ufficiale dei gettoni inizia però solo nel 1959 con l’aggiunta di produttori come ESM, IPM, CMM e UT. Fino al 2001, i gettoni avevano un valore di 200 lire, ma con l’introduzione dell’euro, furono definitivamente sostituiti dalle schede telefoniche.

Si stima che tra il 1927 e il 1983 siano stati emessi circa 600 milioni di gettoni. Da allora, molti di questi gettoni sono diventati pezzi da collezione di grande valore.

Come riconoscere il valore dei gettoni telefonici

Per determinare il valore di un gettone telefonico, è essenziale conoscerne la data di conio. Ogni gettone ha una serie di quattro numeri che indicano l’anno e il mese di emissione. Ad esempio, “7603” indica che il gettone è stato coniato nel marzo del 1976.

Il valore dipende anche dalle condizioni di conservazione; i gettoni in ottime condizioni sono, infatti, più preziosi.

I gettoni più desiderati dai collezionisti sono quelli, ovviamente, più rari o che presentano piccoli errori di conio. Ad esempio, un gettone CMM con un errore di conio può valere anche fino a 399 euro. Tuttavia, i valori variano notevolmente in base alla richiesta e all’offerta sul mercato.

Quali sono i gettoni telefonici di maggior valore

Alcuni gettoni sono particolarmente preziosi per i collezionisti. Ad esempio, il primo gettone STIPEL del 1927 può valere fino a 990 euro se è in ottime condizioni. Il gettone nichelato dell’officina TIMO del 1928 può raggiungere i 1.300 euro.

Anche il gettone TELVE del 1932 supera i 250 euro di valore. Allo stesso modo, il gettone in alluminio TETI del 1935 può valere fino a 200 euro in condizioni ottimali.

Infine, i gettoni coniati tra il 1959 e il 1982 generalmente valgono meno di 1 euro, ma esistono eccezioni. Alcune serie rare, come la 5908 e la 5909, possono valere fino a 440 euro. Altre serie comuni possono raggiungere i 50 euro o più se sono in ottime condizioni.

 

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