Da giovedì 12 maggio a domenica 15 maggio tornano a Roma gli eventi legati alla Giornata nazionale del malato oncologico, organizzati dalla Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia. La Giornata, celebrata ogni anno nella terza domenica di maggio e giunta alla sua diciassettesima edizione serve a sensibilizzare l’opinione pubblica verso i bisogni e le condizioni di vita delle persone colpite dal cancro.
Il diritto all’oblio
“La Giornata nazionale del malato oncologico” ricorda una nota diffusa dalla Favo, secondo fonte AdnKronos “è essenziale occasione di diffusione e discussione sulle attività da mettere in pratica per migliorare la condizione esistenziale dei pazienti.” Particolare attenzione è posta al diritto all’oblio, cioè la possibilità di chi è guarito da patologie tumorali di ritornare in possesso dello status di persone non malate. Attualmente in Italia chi ha avuto un cancro è costretto a dichiararlo nelle richieste di mutui, prestiti, assicurazioni e adozioni e non può dunque accedere a questi servizi né avvalersi di questi diritti. A dispetto di quanto accade in altri paesi dell’Unione europea, tale condizione impedisce il raggiungimento di una guarigione anche giuridica e sociale, oltre che esclusivamente terapeutica.
Il senatore Gaetano Quagliariello, vicepresidente di Italia al Centro, in suo post di oggi su facebook ha così commentato: “Ho presentato, con gli amici della Favo, un disegno di legge per sanare questo vulnus sociale e costituzionale. Ci si preoccupa tanto, e giustamente, del diritto all’oblio in tanti ambiti, e invece le persone che guariscono dal cancro sono spesso condannate a fare i conti a vita con la malattia vissuta e superata, con ostacoli di varia natura. Facciamo in modo che questa malattia non diventi un “fine pena mai”. Sì al diritto all’oblio per i guariti oncologici.”
Nelle scorse settimane Favo ha, inoltre, aderito alla campagna “Io non sono il mio tumore” promossa dalla Fondazione AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica): lo scopo è raggiungere le 100mila firme di adesione, da presentare al Presidente del Consiglio per chiedere l’approvazione della legge sul diritto all’oblio.
@L_Argomento

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