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Febbre del Nilo: aumentano i casi in Italia, due morti in Lombardia

Inizia a preoccupare la febbre del Nilo, che è arrivata anche in Italia. Attualmente, i casi della malattia trasmessa dalla zanzara sono saliti a 25, mentre in Lombardia è stato riportato oggi il secondo morto a causa delle complicanze. Un altro focolaio è invece stato riportato a Barletta.

Febbre del Nilo: 2 morti in Lombardia, casi totali a 25

La febbre del Nilo sta iniziando a preoccupare l’Italia, dato che i casi stanno aumentando. In particolare, ormai i casi totali riportati sono 25, 11 dei quali sono in Lombardia, che si sta dimostrando la regione più colpita. Proprio nella regione sono stati riportati anche due casi di morte. Un settantenne della provincia di Cremona ha perso la vita a causa di un aggravamento delle condizioni nel mese di luglio. Nel giro di meno 10 giorni, si è purtroppo registrato il secondo decesso, di un ex militare di Mantova che si è spento il 5 agosto. I casi comunque sono destinati ad aumentare. Nonostante si stia correndo ai ripari per evitare il dilagare dell’epidemia, bisogna sottolineare che anche lo scorso anno erano stati registrati diversi casi di febbre del Nilo, chiamata anche West Nile Virus. I decessi causati dal virus, lo scorso anno, erano stati 37.

Focolaio di West Nile Virus a Barletta

Un focolaio di zanzare portatrici del virus è stato identificato dalla ASL di Barletta. Quest’ultima ha fatto sapere che per il momento non sono stati individuati casi né umani né animali, nonostante ci sia, appunto, la zanzara portatrice. Per questo la situazione è stata messa in sicurezza e si sta controllando per evitare che il virus possa diffondersi. I sintomi più gravi della febbre del Nilo riguardano l’1% dei contagiati, soprattutto i soggetti più anziani. I sintomi sono mal di testa, febbre, arrossamento degli occhi e, in alcuni casi, sintomi neurologici, che purtroppo sono i più gravi legati a questa malattia.