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Cosa sono i kibbutz in Israele, cosa è successo al Kfar Aza dove sono stati trovati decapitati bambini?

I kibbutz sono comunità agricole a gestione collettive che furono lanciate in Palestina dal movimento sionista. Dal 1910 poi si affermarono anche in Israele. Si tratta dunque di una forma associativa volontaria di lavoratori che si basa su regole rigide ed egualitarie e su quello che è il concetto di proprietà collettiva. Tutto è nato con l’idea che si potesse raggiungere, come volevano i socialisti, l’eguaglianza e che a tutti fosse garantito lavoro. Questo sistema comporta che ogni appartenente al kibbutz debba lavorare ogni giorno, obbligatorio, per tutti gli altri pagato non con soldi ma con i frutti del lavoro comune.

Lo strumento era nato con l’intento anche di evitare che questi paesi potessero cadere in quello che da quelle parti chiamavano consumismo di stampo occidentale. Ogni kibbutz è composto da un numero di persone non troppo ampio e regolamentato da un’assemblea generale. Passarono alla storia anche i modi piuttosto duri con i bambini che non potevano vivere con i loro genitori ma in una struttura costruita per loro e che veniva denominata La casa dei bambini. Inizialmente queste associazioni erano sorte solo per le attività lavorative del settore agricolo per poi andare ad affermarsi anche nel campo della manifattura, dei materiali plastici e anche dell’elettronica. Fino al 2010 si contavano nel solo paese di Israele ben 270 kibbutz formando addirittura il 40% del prodotto agricolo dell’intero Stato.

Cosa è successo al Kfar Aza?

Gli ultimi giorni stanno diventando una vera e propria tragedia in Israele con l’attacco della Palestina che ha creato danni e grandissime preoccupazioni. Hamas ha preso d’assalto il kibbutz di Kfar Aza con bambini e neonati trovati decapitati in un’ondata di terrore che sembra davvero non avere fine. A trovare i piccoli sono stati i soldati dell’IDF che sono rimasti davvero senza parole di fronte a tale violenza e crudeltà. Case date al fuoco, mobili gettati per le strade, auto distrutte i terroristi di Hamas hanno colpito con una cattiveria che è davvero difficile da descrivere e che nelle immagini che ci giungono in Italia fa davvero male al cuore.

I24 News ha parlato su Twitter di una situazione senza precedenti: “Parlando con i soldati presenti qui ci hanno detto che ciò a cui hanno assistito, mentre camminavano in questi luoghi, sono corpi di bambini con testa tagliata e intere famiglie uccise a colpi di arma di fuoco”. Pare che siano ben 200 le persone uccise in questo attacco e tra loro ci sarebbe stato un buon 20% di bambini. Kfar Aza è una delle zone più colpite dai terroristi di Hamas e le testimonianze che ci arrivano ci mostrano immagini strazianti che sono anche difficili da commentare. Il generale israeliano Itai Veruv ha specificato: “Non è una guerra, è un massacro, un’attività terroristica. È qualcosa che non ho mai visto in vita mia. È qualcosa che immaginavamo dai racconti dei nostri nonni nei pogrom in Europa. Non è qualcosa che può accadere nella nuova storia”. Anche il Financial Times ha riportato immagini e parole dal luogo del massacro proprio a Kfar Aza.

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