Il disegno di Legge di Bilancio, approvato nel lo scorso 16 ottobre, ha introdotto novità significative, tra cui lo stop al Superbonus (allegerendo così il carico statale di circa 90 miliardi di euro) che da 2024 non sarà più erogabile e la riduzione della soglia prevista nel 2023 per il bonus mobili che sarà ridotto da 8 a 5 mila euro, introducendo altri due criteri essenziali per ottenere le detrazioni per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici per la casa, i pagamenti dovranno essere tracciabili e saranno esclusi sia i contanti che gli assegni e dovranno essere presentati entro la fine del 2024.

Come beneficiarne

Per richiedere il bonus mobili, al fine di avere la detrazione Iperf del 50% è necessario aver acquistato arredi o elettrodomestici e dimostrare le spese sostenute. Il bonus, inoltre, riguarda anche alcuni interventi di ristrutturazione dell’immobile e per i beni acquistati a rate con finanziamento.

Rientrano nella lista dei beni acquistabili: armadi, letti, librerie, scrivanie, cassettiere, divani, tavoli e sedie, materassi, lampadari e simili. Al contrario, invece, non rientrano nella categoria pavimenti, porte e tendaggi. fanno parte della lista anche gli elettrodomestici di precise classi energetiche come forni non inferiori alla classe A, lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie non inferiori alla classe E, frigoriferi non inferiori alla classe F e tutti gli altri apparecchi con la dicitura “energetica”.

Le detrazioni

Per ottenere le detrazioni per l’acquisto di mobili e elettrodomestici è fondamentale il metodo di pagamento utilizzato ovvero, potranno benificiarne esclusivamente i soggetti che avranno effettuato il pagamento con carta di credito o debito, bonifico e per tutte le altre forme di finanziamento a rate. Al contrario, non saranno rimborsati i pagamenti effettuati in contanti e con assegni.

Oltre all’attestazione di pagamento (ricevuta della transazione) dovrà essere depositata anche la fattura del prodotto acquista con la relativa specifa di tutte le caratteristiche e la quantità oltre allo scontrino fiscale.