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Ameba mangia-cervello: cos’è, sintomi, sopravvivenza, da dove si prende

Brain-eating amoeba infection, naegleriasis. Trophozoite form of the parasite Naegleria fowleri and brain encephalitis caused by amoeba, 3D illustration

L’ameba mangia-cervello, scientificamente nota come “Naegleria fowleri”, è un organismo microscopico che può causare una rara ma grave infezione del cervello umano. Sebbene gli episodi di infezione siano estremamente rari, quando si verificano, possono avere conseguenze letali. Questo parassita è noto per invadere il sistema nervoso centrale attraverso il naso e il nervo olfattivo, provocando una grave malattia chiamata meningoencefalite amebica primaria (MAP). Ultimamente ci sono stati nuovi casi, come quello di una 17enne che ha perso la vita in pochi giorni a causa della malattia, in Georgia.

Ameba mangia-cervello: i sintomi della meningoencefalite amebica primaria (MAP)

La MAP è una malattia estremamente grave e progressiva che può manifestarsi entro 1-9 giorni dopo l’esposizione all’ameba mangia-cervello. I sintomi iniziali possono essere simili a quelli di un’infezione virale comune, tra cui mal di testa, febbre, nausea e vomito. Tuttavia, man mano che la malattia progredisce, possono manifestarsi sintomi più gravi, come rigidità del collo, confusione mentale, convulsioni e perdita di equilibrio. La situazione può rapidamente peggiorare, portando a coma e morte in pochi giorni.

Possibilità di sopravvivenza e trattamento

Purtroppo, la sopravvivenza alla meningoencefalite amebica primaria è estremamente bassa, con una percentuale di sopravvivenza inferiore al 5%. A causa della sua rapida progressione, la diagnosi precoce è essenziale, ma spesso è difficile da rilevare a causa della somiglianza dei sintomi con altre malattie. Attualmente, non esiste un trattamento specifico e altamente efficace per l’infezione da ameba mangia-cervello. I medici cercano di gestire i sintomi e di fornire il supporto necessario, ma purtroppo le opzioni terapeutiche sono limitate.

Da dove si prende l’ameba mangia-cervello?

L’ameba mangia-cervello è presente in diverse fonti d’acqua dolce, come laghi, stagni, fiumi e sorgenti termali. Il rischio di infezione aumenta durante i mesi più caldi, quando le temperature dell’acqua sono più elevate. La principale modalità di infezione avviene attraverso l’inalazione di acqua contenente l’ameba. Quando l’acqua contaminata entra nel naso, l’ameba può risalire al cervello e causare l’infezione. Purtroppo, è quanto è accaduto nell’ultimo caso riportato, quello di una 17enne in Georgia, che si era immersa in un lago.