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Chi era Franco Migliacci: carriera, capolavori e collaborazioni del padre di “Nel blu dipinto di blu”

L’Italia piange la scomparsa di una delle sue più grandi talenti musicali, Franco Migliacci, deceduto all’età di 92 anni in una clinica romana.

Nonostante non fosse un cantante, il suo contributo alla musica è stato eterno e amato in tutto il mondo.

Franco Migliacci: la carriera

La storia di Franco Migliacci ha avuto inizio in modo sorprendente. Nato a Mantova nel 1930, si trasferì a Firenze a causa del lavoro di suo padre, un maresciallo della Guardia di Finanza.

Inizialmente, la sua famiglia sperava che intraprendesse una carriera nella ragioneria, ma il giovane Franco aveva altri piani. Infatti, la sua vera vocazione era l’arte. Presto si affermò come illustratore, creando storie per giornali destinati ai bambini, tra cui “Bambola e Lupettino” e “Il Pioniere”.

L’incontro con Domenico Modugno

Il destino di Franco Migliacci prese una svolta sorprendente quando incontrò Domenico Modugno.

I due divennero amici inseparabili, e questo incontro aprì le porte a un futuro straordinario. “Mimmo,” come era chiamato dagli amici, già godeva di una certa fama, e questo offrì a Franco l’opportunità di entrare nel mondo della musica.

Quali canzoni ha scritto Franco Migliacci?

Nel 1957, insieme a Modugno, Franco Migliacci creò “Nel blu dipinto di blu” nota anche come “Volare,” un brano divenuta un’icona italiana nel mondo. Questo segnò l’inizio di una carriera straordinaria, che lo portò a collaborare con numerosi altri grandi artisti a partire dagli anni ’60.

Nonostante “Nel blu dipinto di blu” fosse il suo capolavoro più celebre, Franco Migliacci ha contribuito a molte altre hit della musica italiana, tra cui “Tintarella di luna” e “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte.”

Franco Migliacci ha anche collaborato a lungo con Gianni Morandi e scritto successi come “C’era un ragazzo” e “Una rotonda sul mare.” La sua versatilità e la sua passione per la scrittura lo hanno portato anche a contribuire a brani più recenti, come “T’appartengo” di Ambra Angiolini.

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