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Cosa significa “Barbenheimer”, il meme virale che spopola su Twitter?

Il termine dell'estate diffuso sui social nasce dalla fusione dei titoli delle pellicole più attese del 2023

Parola d’ordine: “Barbenheimer“. Non è un nome in codice tantomeno una formula segreta. Infatti, il temine che spopola su Twitter è stato coniato dai tanti fan dei due film più attesi del 2023: Barbie e Oppenheimer. La parola, nasce da un meme pubblicato sui social in occasione dell’uscita in contemporanea nel mondo, ma non in Italia dove, Barbie è sbarcata nelle sale cinematografiche lo scorso 20 luglio mentre, per il film di Christopher Nolan, Oppenheimer bisognerà ancora attendere fino al 23 agosto.

Un connubio imperfetto

Le pellicole di Greta Gerwig (Barbie) e Christopher Nolan (Oppenheimer) sbarcano nelle sale e sui social si diffonde l’hashtag (#) “Barbenheimer” ovvero, “Barbie” più “Oppenheimer”. A distanza di un anno dai principali meme lanciati sulla piattaforma Twitter che vedevano i due film, l’uno contro l’altro adesso arriva l’unione tra i due anche se non hanno molto in comune. Il primo, Barbie, è una commedia che vede Margot Robbie nei panni dell’iconica bambola mentre, l’altro, Oppenheimer è un dramma di tre ore sulla storia della costruzione della bomba atomica. Unico punto in comune: il messaggio estremamente critico della società.

Un improbabile doppio spettacolo

Tuttavia, nonostante le diversità di generi, i due film hanno qualcosa in comune. Indubbiamente l’uscita nelle sale, ad eccezione per quelle italiane, ma soprattutto il fatto che i numerosi fan stanno non solo acquistano entrambi i biglietti per vedere sia il film di Gerwig che quello di Nolan, ma lo fanno nello stesso giorno. Difatti, sono tantissimi quelli che prendono i biglietti per vedere entrambe le pellicole e, al termine del primo film, cambiano sala per vedere anche l’altro. Insomma, il doppio spettacolo perfetto.

Come riferito anche dall’emittente Amc, 40 mila membri del suo club cinematografico hanno già acquistato i biglietti per vedere i due film, Barbie e Oppenheimer, nello stesso giorno. «Penso che sia il doppio spettacolo perfetto – ha commentato Margot Robbie – è come mangiare una bistecca e poi una coppa di gelato come dessert. Li voglio entrambi!».

Il tormentone che moltiplica gli incassi

Diversi sociologi e pubblicitari stanno cercando di spiegare il fenomeno Barbenheimer, come effetto del social marketing. La domanda a cui cercano di dare risposta gli esperti è: come mai, due film dalla natura così diametralmente opposta che dovrebbero contendersi la fetta più grande di spettatori finiscono per fare fronte unito, catturando così un’attenzione smisurata da parte del pubblico? Al momento, l’unico dato certo è che se continua la tendenza, questo fenomeno potrebbe far aumentare gli incassi di entrambe le pellicole portando gli appassionati di un genere a vedere anche l’altro.

Il fenomeno cominciato già a inizio anno, è esploso nel web nelle due settimane precedenti all’uscita del primo, superando così anche i confini di Twitter e ormai è fuori controllo. Al via con le classiche T-shirt con su scritto “Barbenheimer” alle locandine che mixano i personaggi dei due film.

Contagiati anche i membri del cast

Contagiati dal fenomeno anche gli stessi membri del cast. Margot Robbie e la regista, Greta Gerwig, hanno posato per una foto con in mano i biglietti di Oppenheimer. La regista di Barbie ha poi lanciato un appello ai fan: «Mi sento molto lusingata per essere associata a questo film. È davvero divertente. Per favore, andate a vedere entrambi! Una marea crescente solleva tutte le barche».

Sull’altro versante, invece, Emily Blunt, tra i protagonisti di Oppenheimer (interpreta Kitty, la moglie del celebre fisico) che condivide la stessa linea. «Sono stati così solidali con noi, ed è questo il punto di forza – spiega l’attrice -. Non deve essere per forza una competizione! È davvero bello ed è quello che vogliamo: l’intero spettro di ciò che si può vedere nei cinema. Ci piace molto».

Alessia Ribezzi

Classe 1985. Laureata in Editoria multimediale, giornalismo e nuove professioni dell’informazione. Reporter freelance dal 2011, specializzata in cronaca nera, giudiziaria, inchieste e salute. Impegnata in campagne per la difesa dei diritti degli animali. Appassionata di fotografia, musica, cinema e viaggi. Amo il mare e la buona cucina.

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