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Economia

Quanto costa divorziare? In Italia, consensualmente, figli

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Capire quanto costa divorziare in Italia non è così facile, visto che sono molti i parametri che possono cambiare da caso a caso. Per fare una media possiamo dire che i costi possono variare tra i mille e i tremila euro anche se bisogna prendere in considerazione quali sono i costi degli avvocati e quanto questi siano pronti a chiederci per mettersi al nostro servizio legale. La procedura tradizionale poi solitamente porta prima alla separazione e poi al divorzio in tribunale.

Differente è il discorso se si parla di divorzio avvenuto consensualmente. La legge 132 del 2014 infatti sostiene che non è più obbligatorio sostenere il costo del legale, ma visto che si tratta di un argomento molto delicato è comunque consigliato. Si può però procedere al divorzio in breve tempo di fronte a un ufficiale di stato civile in Comune e gratuitamente, o meglio 16 euro se si considerano i diritti da versare all’Ufficio di Stato Civile, con tempi molto brevi. Andiamo però a vedere da vicino alcune particolarità di questa procedura.

Quanto costa divorziare? Tutti i casi

Un divorzio in media può costare tra i mille e i quindicimila euro ma anche di più. Un divorzio con negoziazione assistita si parla di circa mille-tremila euro mentre quello del divorzio giudiziale parte da un minimo di cinquemila euro. Per una sentenza di divorzio è necessario che ci sia un periodo di separazione minimo che è previsto dalla legge e che se i due coniugi sono d’accordo ammontano ad appena sei mesi. Invece se ci fosse una delle due parti contraria al divorzio sarà necessaria una separazione di un anno. Sicuramente una questione di importanza è la custodia dei figli che porta a stabilire un assegno di mantenimento anche in base a quanto fatto durante il matrimonio e cioè comunione oppure separazione dei beni.

Il consiglio è quello di arrivare a un accordo preventivo tra le parti, per evitare che poi ci siano sentenze che creano altri problemi. Se nonostante la rottura si va d’accordo, soprattutto per i figli, nella gestione di quanto accade ne avranno tutti dei vantaggi. Certo è che se la rottura è troppo evidente e non si trova un modo di sanarla, non arrivando a degli accordi effettivi, l’obiettivo di arrivare a una semplice formula è complicatissima e per quello entrano in scena gli avvocati con processi che, come visto, possono costare anche migliaia di euro.

Rimanere separati senza divorziare

Alcune volte c’è addirittura chi decide di rimanere separato senza divorziare. Specificando che nessuno dei due soggetti può sposare un’altra persona, va specificato inoltre che continua a sopravvivere un legame e dunque il coniuge mantiene i diritti successori su quello che agli effetti della legge è ancora suo marito o moglie in base alle situazioni. In caso di divorzio invece i coniugi perdono i diritti, anche se in caso di comunione dei beni si dovrà procedere con alcuni parametri legati proprio al patrimonio. La fine di un matrimonio dunque non porta solo dolori sentimentali, ma anche altre gatte da pelare.

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