Piazza Affari rialza la testa e si avvicina ai livelli pre-crisi

Il Ftse Mib può ambire a rivedere la soglia dei 25.800 punti di fine settembre 2008

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Piazza Affari rialza la testa e si avvicina ai livelli pre-crisi
Su Piazza Affari torna a splendere il sole. Continuano a crescere gli indici della Borsa di Milano, raggiugendo quasi i livelli pre-crisi e riuscendo a concludere la seduta sui massimi da ottobre 2008. Milano riporta così le lancette al mese successivo all’esplodere della crisi, dirompente per i mercati e le economie, provocata dal fallimento, a settembre 2008, della Lehman Brothers.

Dopo aver rivisto, ma solo durante la seduta di giovedì, i 25.530 punti di ottobre di 13 anni fa, l’indice Ftse Mib ha preso ulteriore coraggio e con un rialzo odierno in chiusura pari allo 0,46% a 25.570 punti ha alzato l’asticella finale. Infranta tale soglia psicologica, dopo aver faticato a recuperare, solo di recente e in ritardo rispetto agli altri listini europei, i 25.000 punti abbandonati a febbraio 2020 per l’esplodere del coronavrus, la Borsa milanese è ora diretta verso un altro traguardo. Se continuerà a respirarsi un clima di fiducia sul permanere del sostegno delle banche centrali alle economie, che danno intanto ormai segni decisi di ripresa dopo la pandemia, il Ftse Mib può ambire a rivedere la soglia dei 25.800 punti di fine settembre 2008, superarla e riportarsi quindi davvero ai massimi pre-crisi.

A trainare l’indice del paniere principale di Piazza Affari nell’ultima seduta della settimana sono stati Stellantis (+2,8%) e Saipem (2,8%), che ha annunciato un’acquisizione nelle pale eoliche su piattaforme in mare della francese Naval. In una giornata cautamente positiva sui listini, dove si sono messi in luce i tecnologici del Nasdaq, sulla scia dei buoni dati sull’occupazione Usa, i guadagni hanno toccato titoli di un po’ tutti i settori.

Dal farmaceutico Diasorin (+1,8%) impegnato nei test anticovid, alle torri di tlc di Inwit (+1,65%). Sul fondo del paniere principale sono rimasti invece, soprattutto a causa di qualche presa di beneficio, Tenaris (-1,49%), Poste (-0,92%) e Unicredit (-0,68%) mentre lo spread ha chiuso poco mosso a 108,6 punti con il rendimento del decennale in discesa: si tratta di una buona notizia per i conti dello Stato.

Si sono invece ridotte ancora le aziende quotate sulla piazza milanese. Concluse le opa, Astm e Creval hanno dato il loro definitivo addio alla Borsa.
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