Oggi 20 ottobre è San Maria Bertilla Boscardin: la storia della Beata

Oggi è 20 ottobre e la chiesa cattolica celebra Santa Maria Bertilla Boscardini. Si tratta di una figura sicuramente molto amata dai cristiani per le sue opere di bene e per la sua grandissima devozione. Si tratta di una Beata davvero molto importante e dal grandissimo cuore.
Santa Maria Bertilla Boscardini, la vita della Beata
Santa Maria Bertilla Boscardin nasce a Goia di Brendola il 6 ottobre del 1888 e muore a Treviso proprio il 20 ottobre del 1922. Fu religiosa appartenente alla famosa congregazione delle Suore Dorotee di Vicenza. Il suo attributo è il Giglio e ha diversi santuari riconosciuti per la sua figura e cioè quello di Brentola e Vicenza. Nacque da una famiglia di contadini e veniva chiamata da tutti Annette. Non andò a scuola con frequenza perchè doveva occuparsi di aiutare in casa e nei campi la sua umile famiglia.
Inoltre durante il periodo scolastico lavorò anche come domestica in una casa vicina alla sua. Era vittima di bullismo con molti che le tiravano degli scherzi assai crudeli. Un sacerdote locale la chiamava addirittura “oca” per il suo modo di essere lenta. A otto anni e mezzo arrivò all’Eucarestia precedendo i tempi dell’epoca quando per il sacramento si doveva arrivare a undici. A dodici anni venne accolta dai Figli di Maria un’associazione parrocchiale che le regalò il catechismo, un libro che ritrovarono nelle sue tasche quando morì.
Alla maestra dell’ordine delle Suore Maestre di Santa Dorotea specificò: “Non posso fare nulla, sono una povera cosa, un’oca. Insegnami perché voglio diventare una Santa”. Fu mandata a Treviso a studiare infermieristica all’ospedale comunale. Venne messa a lavorare in cucina dimostrando di sopportare bene i lavori di fatica e con una devozione incredibile oltre all’umiltà che la rappresentava. Morì quando aveva 34 anni per un tumore molto doloroso che le aveva portato problemi fin dai 22 anni.