Il boicottaggio delle stazioni di servizio a marchio russo in Usa, come Lukoil, danneggia gli americani: la decisione di ritirare la licenza delle stazioni potrebbe far cessare l’attività dei franchising. E’questo uno degli effetti che potrebbero verificarsi a breve in molte realtà americane, così come stanno denunciando alcuni proprietari in questi giorni.
Lukoil
Sulla scorta dei provvedimenti anti russi, alcuni legislatori come gli amministratori del New Jersey, hanno assunto provvedimenti che però potrebbero presto ritorcersi contro gli stessi lavoratori locali. Alcuni distributori di benzina Lukoil sono finiti nel mirino del consiglio comunale di Newark che ha votato all’unanimità per chiedere la sospensione delle licenze.
La reazione del consiglio di amministrazione di Lukoil è in una nota ufficiale in cui ha espresso “le sue più profonde preoccupazioni per i tragici eventi in Ucraina” e ha chiesto “la fine più rapida del conflitto armato attraverso seri negoziati e diplomazia”.
Vodka
Parallelamente altre ritorsioni, solo in apparenza, contro la Russia, potrebbero avere effetti negativi sulle produzioni locali. E’il caso della vodka Smirnoff, che qualche commerciante ha sversato copiosamente per le strade cittadine per protestare contro la guerra: senza rendersi conto che la bevanda è di proprietà di un’azienda inglese e le bottiglie consumate negli Stati Uniti sono distillate in Illinois.
Effetto sanzioni
Il rischio di derive ideologiche post guerra non è più tale, ma ormai un fatto che però produce conseguenze dirette nelle vite non solo dei cittadini ma delle aziende. Va ricordato che già in occasione dell’invasione russa della Crimea, Mosca non aveva battuto ciglio e non aveva né restituito la Crimea all’Ucraina né tolto le sue attenzioni dal Donbas.
@L_Argomento