INPS, come avere 130 euro al mese in più sulla pensione

Grandi novità per tutto quello che riguarda le pensioni e questa volta ci sono ottime notizie. Infatti, si parla di circa 130 in più sulla pensione.
Il tema delle pensioni lo si affronta sempre con un po’ di timore perché sono veramente tanti i cambiamenti e le manovre che si occupano di ciò. Tuttavia, al momento, sembra che ci siano delle ottime notizie e vediamo di cosa si tratta.
130 euro in più sulle pensioni?
Gli anni passano, il Governo cambia e con esso i legislatori, ma ciò che non cambia mai è la paura del futuro degli italiani in merito alle pensioni. La situazione attuale non è delle migliori, in quanto l’età pensionabile è di 67 anni anagrafici e 20 anni di contributi versati.
Questa è la situazione di massima, ma ci sono altre possibilità che consentono di andare in pensione prima. Il mese di agosto è appena terminato proprio in questo ultimo mese d’estate, sono arrivate delle novità per quanto riguarda il sistema pensionistico.
In particolare, si parla di possibili aumenti delle pensioni grazie alla rivalutazione. Infatti, nel mese di settembre si parla di una nuova riunione tra Sindacati e Governo in cui si spera di arrivare ad una decisione sul futuro dei pensionati. Ma quali sono le novità che potrebbero interessare?
L’Istituto Nazionale di Statistica, o meglio conosciuto come ISTAT, nel 2024 prevede un indice di inflazione stabilizzato al 8.1% calcolato nell’anno corrente. Questo numero è notevole ed è da considerarsi come un incremento dello 0.8% al tasso considerato provvisorio del 7.3% fissato dalla nuova Legge di Bilancio del 2023.
In realtà, questo tasso aveva costituito la base per effettuare i calcoli degli adeguamenti delle pensioni a partire dal mese di gennaio dello stesso anno. Per questo motivo, si pensa di iniziare il nuovo anno (2024) con l’adeguamento che l’inflazione darà ai nuovi calcoli sulle pensioni.
Nonostante questo, è importante sottolineare di come questo adeguamento non sarà congruo e uniforme per tutti pensionati. Per questo, l’incremento dello 0.8% è previsto solamente per tutti coloro che ricevono un assegno che non supera le quattro volte dell’importo minimo dell’assegno previdenziale.
Cosa cambierà nelle pensioni
Per il 2023 che sta per terminare si parla di un adeguamento del 53%. In parole più semplici si parla di un conguaglio relativo all’anno 2021 che potrà variare da 10 a 130 euro lordi per le pensioni minime fino a quelle che toccano i 7000 euro.
Precisiamo ancora una volta che l’incremento della pensione varia in relazione al conteggio sulla stessa. Ma non solo cambierà in termini monetari, ma anche le tre fasce dal primo di gennaio 2023 sono sparite e sono state sostituite dalle sei fasce del Governo Meloni.
La Meloni ha infatti proposto un meccanismo biennale composto da 6 fasce che assicura sicuramente la rivalutazione totale dei trattamenti. La proposta iniziale prevedeva uno schema di questo genere:
- Indicizzazione pari al 100% per tutte le pensioni che raggiungevano le 4 volte il minimo INPS;
- Indicizzazione dell’80% per tutti gli assegni inferiori o pari alle 5 volte il minimo;
- Indicizzazione del 55% per tutti gli assegni tra le 5 e le 6 volte il minimo;
- Indicizzazione del 50% tra le 6 e le 8 volte il minimo;
- Indicizzazione del 35% per tutte quelle che superano le 10 volte il minimo.
C’è chi perde e chi guadagna
Con tutti questi cambiamenti e proposte ci sarà sicuramente chi ci guadagnerà da questa situazione, ma ci sarà anche chi ci perderà. Con questi ritocchi il taglio dell’indicizzazione per tutte le pensioni comprese tra 2100 euro lordi al mese e i 2626 euro.
Tutti gli assegni, dunque, verranno rivalutati e se per qualcuno sarà un bene, per altri sarà una perdita non da poco. La rivalutazione del Governo non riguarda solamente le pensioni, il ricalcolo e 130 euro in più in alcuni casi, ma anche una rivalutazione delle pensioni minime per chi ha superato i 73 anni. Tale provvedimento pare che sia applicabile nel 2023, ma si spera che possa andare avanti.
Il sistema pensionistico è molto complesso e soprattutto è difficile stare dietro a tutti questi cambiamenti, manovre e proposte. Infatti, se da una parte la pensione è il traguardo più ambito da tutti, dall’altra rappresenta una paura in quanto le cose possono cambiare da un momento all’altro. Al momento pare che ci siano buone notizie, speriamo che perdurino.