I giornalisti russi di Dozhd escono dagli studi televisivi in una processione grottesca. L’emittente chiude per un periodo non definito, come mostra un video diffuso dalla BBC. In Russia cala il sipario su una delle pochissime voci libere che aveva avanzato critiche alla guerra contro l’Ucraina.
Le accuse
L’autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni russa ha accusato la tv di “incitare all’estremismo, abusare dei cittadini russi, causare un’interruzione di massa della calma e della sicurezza pubblica e incoraggiare le proteste”. Pronto il commento giunto dalla casa Bianca. Secondo la portavoce Jen Psaki la chiusura è “un completo assalto alla libertà dei media e alla verità” da parte del Cremlino.
Access to BBC websites has been restricted in Russia – here’s advice on how to access BBC Newshttps://t.co/6EDQgXasPe pic.twitter.com/yeLEf3G2hN
— BBC News (World) (@BBCWorld) March 4, 2022
Dasvidania BBC
La BBC sospende temporaneamente il lavoro di tutti i suoi giornalisti in Russia, come conseguenza di una nuova legge del governo di Mosca che prevede il carcere per i giornalisti. Lo ha detto il direttore generale della BBC, Tim Davie, secondo cui la legislazione “sembra criminalizzare il processo del giornalismo indipendente, non ci lascia altra scelta che sospendere temporaneamente il lavoro di tutti i giornalisti di BBC News”. L’accesso ai siti web della BBC era già stato limitato in Russia, come sta accadendo ad altre testate internazionali del calibro di Deutsche Welle, Meduza e Radio Liberty.
Sabotatori
Il Cremlino rilancia e accusa i sabotatori occidentali di aver dato fuoco alla più grande centrale atomica d’Europa, definendola una “mostruosa provocazione“. Secondo il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov “per provocare il fuoco di risposta sull’edificio, è stato aperto un pesante fuoco di armi leggere contro i militari della Guardia nazionale russa dalle finestre di diversi piani di un complesso di addestramento situato all’esterno della centrale elettrica”.
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