Il referendum sulla giustizia che mette a nudo le ipocrisie
Polemico botta e risposta tra Salvini e Letta ma anche tra il dem Verini e i radicali. “Non si vergognano a ricevere l’appoggio di Salvini?”, ha twittato il primo. “I nostri quesiti interrogano le coscienze di tutti”, hanno risposto i radicali. Di cosa si parla? Del pacchetto dei quesiti proposti dai radicali su giustizia, responsabilità dei magistrati, riforma del Csm. Una emergenza, quella della giustizia, che i partiti fingono ancora di non vedere.
E anche oggi si è avuta una bella fiera di ipocrisia. Al Pd ha risposto per le rime l’ex parlamentare Amedeo Laboccetta, esponente di Polo Sud.
“Dovrebbero vergognarsi all’interno del Pd a criticare Salvini perché appoggia i referendum radicali!
Chi ha usato la strada giudiziaria per raggiungere il potere dovrebbe avere molto rispetto di chi propone di riformare la giustizia.
E Pannella aveva tutto anche la onestà intellettuale dote che evidentemente manca ai nipotini dell’ex Pci post mani pulite.
Chi ha negato a Craxi di tornare in Italia per curarsi non può parlare oggi di giustizia e forse neanche di democrazia. I referendum dei Radicali servono a pungolare la politica a ricordarle che la giustizia è un’emergenza alla pari del lavoro, della scuola, della politica industriale perché senza giustizia questo Paese muore perché senza giustizia muore la democrazia”.
L’emergenza giustizia rimane la più grave e la più inascoltata del Paese, ma una parte della classe politica sembra ostaggio di chi non ha interesse a intaccare lo status quo.
Il referendum sulla giustizia che mette a nudo le ipocrisie
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