“Avremo sempre un rumore di fondo di chi pensa che alzando bandierine riesce a conquistare maggiori consensi. Ma questo rumore di fondo non intacca le cose che dobbiamo fare e che comunque si stanno facendo”. Lo dice a L’Argomento Ettore Rosato, Presidente di ItaliaViva e Vicepresidente della Camera dei Deputati che attacca il M5s: gruppo dirigente inadeguato, Conte in primis.
Scaricare sul Presidente del Consiglio una diatriba interna come quella del 5 Stelle, in un momento in cui il vertice Nato era al massimo della densità politica e geopolitica, che segnale esterno è stato?
Un segnale di assoluta inadeguatezza del gruppo dirigente del M5s, Conte in primis in un momento in cui invece serve evidentemente manifestare senso dello Stato.
Cosa ha pensato rispetto a quella foto del presidente Draghi seduto al Museo del Prado?
Il presidente Draghi è un pragmatico. Stava usando il tempo e stava recuperando energie. Del resto, oggettivamente, ha un peso sulle spalle che probabilmente nessun leader e nessun presidente del Consiglio ha sostenuto dal dopoguerra in poi nel nostro Paese.
La maggioranza è al riparo da ogni tipo di rischio?
La maggioranza? Avremo sempre un rumore di fondo di chi pensa che alzando bandierine riesce a conquistare maggiori consensi. Ma questo rumore di fondo non intacca le cose che dobbiamo fare e che comunque si stanno facendo.
Su questo c’è un’interessante frase di Draghi: “Il populismo si sconfigge con un’azione di governo che risponda ai bisogni”. Su inflazione e caro bollette il governo può fare di più?
Il governo sta facendo quello che si può fare con le risorse disponibili perché è evidente che ad alzare l’asticella non è difficile. Ma date le risorse a disposizione, il governo le sta usando bene. Resta un punto basilare: se non sosteniamo la crescita economica non basterà nessuna misura assistenziale per far fronte ai bisogni crescenti delle famiglie e di chi non avrà un lavoro.
L’appoggio esterno dei Cinque Stelle è un’opzione sul tavolo?
Secondo me non esiste, anche perché Conte si troverebbe con nuovi abbandoni nel suo già molto ridimensionato gruppo parlamentare. Ma poi i leader davanti al Capo dello Stato hanno assicurato un sostegno al governo e il governo sta facendo solo le cose su cui il Parlamento ha dato un chiaro mandato, avallando questo esecutivo.
Quale la sua opinione su sforzi mirati, come il salario minimo dopo che, ad esempio, abbiamo già pagato un dazio anche culturale nei confronti di una misura come il reddito di cittadinanza?
Il Paese non va avanti con l’assistenzialismo, ma con investimenti e protezione sociale: ricordo che la protezione sociale non corrisponde all’assistenzialismo. Noi dobbiamo smontare il reddito di cittadinanza e occuparci in maniera diversificata da una parte della lotta alla povertà, con strumenti più adeguati e raffinati che sappiano mettere insieme risorse economiche, azione del terzo settore, comuni. Dall’altro di politiche attive del lavoro che siano incentivate alle assunzioni: tutte cose che il reddito di cittadinanza non fa. Inventarsi strumenti analoghi non aiuterebbe la ripresa economica.
Un accordo politico sul nucleare crede sia possibile o resterà un’utopia italiana?
Noi lo diciamo da tempo che bisogna riprendere la ricerca sul nucleare e pensare alle energie pulite che solo il nucleare può garantire. E’ nelle cose che su questo si arriverà: noi possiamo arrivarci da ultimi o possiamo mettere la tecnologia e la capacità italiana al servizio di un settore industriale che sarà trainante nei prossimi decenni.
Il precariato scuote le nostre coscienze, ma non c’è solo quello del lavoro, esiste anche quello delle aziende.
Meno di un minuto per spiegare una questione complessa di cui la politica non può non tenere conto.
Dall’evento della @cgilnazionale "Il lavoro interroga”: pic.twitter.com/3dhmKWAxcW— Ettore Rosato (@Ettore_Rosato) July 1, 2022
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