Il 24% di Marine Le Pen e il 22% di Jean Luc Melenchon rappresentano un elemento di discussione, che deve far interrogare circoli e partiti anche al di là dell‘Eliseo. La protesta sociale in Francia, detonata durante il biennio pandemico, è direttamente proporzionale alle difficoltà di tutti ceti sociali più in affanno. Moltissimi non sono soddisfatti della gestione di Emmanuel Macron, come dimostra la scelta del voto di protesta, sia a destra con Le Pen che a sinistra con Melenchon.
Riequilibrio
Se in Francia vi fosse il sistema italiano o tedesco ci sarebbe una grande coalizione oppure il caos. Invece il semipresidenzialismo ha altre regole e altri dettati. Macron, se vincerà il ballottaggio, dovrà giocoforza riequilibrare le proprie politiche ammiccando a sinistra. E’ dai tempi di François Hollande che quella parte politica non ha un riscontro e potrebbe ispirarsi a quando, pur di non far vincere Le Pen padre, l’intero arco partitico si unì confluendo su Jacques Chirac: era il 2002. L’astensione al primo turno ha raggiunto il 27%, dimostrando ancora di più l’insofferenza dell’elettorato.
Due le visioni a disposizione dei francesi: quella liberale e pro-europea, e quella nazionalista, che però ha registrato una mutazione in chiave più conservatrice. Non predica più l’uscita dall’Unione Europea e dall’euro, né si limita solo al tema dell’immigrazione.
Calcoli e programmi
Macron ha fatto breccia nelle aree rurali e nei centri meno densamente popolati, nell’ovest della Francia, in Bretagna (32,8%), nei Paesi della Loira (32,3% ) e nell’ovest dell‘Île-de-France. Bene anche nelle grandi città con più di 100.000 abitanti dove però le comunali e le regionali erano state un flop per il suo partito La République en Marche. Ma la sua immagina non è la stessa di un lustro fa: la pandemia ha cambiato molto nell’immaginario collettivo del paese, come dimostra la parabola dei Gillet Gialli che esprimevano un disagio sociale. Le periferie dei grandi centri, per intenderci, non pullulano di nuova occupazione.
Ballottaggio
I candidati sconfitti, tra cui Valerie Pecresse dei repubblicani conservatori, e Anne Hidalgo, dei socialisti, hanno detto ai loro elettori di sostenere il Presidente uscente. Andrà valutato il 70enne Melenchon, votato nei grandi centri, che ha sfiorato l’impresa: per chi farà l’endorsement?
@L_Argomento
(Foto: Le Pen twitter profile)