Ecotransizione, da colonnine ricarica a bus green
Il Recovery Plan destina ben 57,5 miliardi di euro alla transizione ecologica, il 38%. Le poste piu’ importanti riguardano il trasporto locale (10,18 miliardi), le rinnovabili (6,7) e l’efficientamento energetico degli edifici attraverso il Superbonus al 110% (10,26).
Tutti gli stanziamenti sono accompagnati dalla previsione di riforme delle procedure autorizzative. Si vuole evitare quello che il ministro Cingolani ritiene il rischio piu’ grosso: non riuscire a fare le opere a causa delle lungaggini burocratiche. Per il trasporto locale sono previsti oltre 20.000 punti di ricarica elettrica pubblica, dei quali quasi 14.000 in città e 7500 in autostrada, e 100 stazioni di stoccaggio dell’energia.
Poi 5.540 nuovi autobus a gas o elettrici, 53 nuovi treni elettrici e 100 carrozze con pannelli fotovoltaici, 3.600 mezzi elettrici o a gas per i vigili del fuoco.
Per sviluppare la mobilità ciclistica, si prevedono 570 km di ciclabili urbane e 1.200 km di ciclovie turistiche. Nel settore navale si vuole rinnovare la flotta con unità a gas naturale liquefatto (GNL), molto meno inquinanti: si prevede l’acquisto di 4 traghetti, 3 aliscafi, 19 navi a corto raggio e 47 a medio e lungo raggio, oltre alla costruzione di 3 impianti di liquefazione del gas nel Centrosud.
Alle fonti rinnovabili di energia sono destinati 6,7 miliardi di euro. ll piano prevede sostegni per l’installazione di 2 gigawatt di fotovoltaico su terreni agricoli, di altri 2 gigawatt da comunità energetiche e autoconsumatori (comunità e singole famiglie che producono e consumano la loro energia), di 200 megawatt da impianti offshore (eolici e a moto ondoso) e di impianti per il biometano da 2,3-2,5 miliardi di metri cubi. Altri 5 miliardi sono stanziati per adattare le reti elettriche alle rinnovabili, che hanno una produzione non costante.
Quasi tre miliardi di euro (2,99) sono previsti per incentivare la produzione dell’idrogeno, la sua distribuzione e gli usi finali: fabbriche in aree dismesse, stazioni di ricarica sulle autostrade e sulle linee stazioni ferroviarie, utilizzo per decarbonizzare raffinerie, chimica, acciaierie, cementifici, vetrerie, cartiere.
Per migliorare la sostenibilità della filiera agroalimentare sono previsti 3 miliardi (contratti di filiera, logistica, eliminazione eternit e innovazione). Altri 2,10 sono per migliorare la gestione dei rifiuti e il riciclo. Una posta da 200 milioni riguarda l’autosufficienza energetica di 19 piccole isole attraverso le rinnovabili. Infine, il Pnrr stanzia 14,15 miliardi complessivi per la tutela del territorio e dell’acqua. In particolare, 8,49 miliardi per la lotta al dissesto idrogeologico e 4,38 miliardi per la gestione efficiente delle risorse idriche, con nuovi invasi e la riduzione delle perdite.
Previsti anche 330 milioni per piantare 6,6 milioni di alberi, per realizzare 6.600 ettari di foreste urbane in 14 città.
Ecotransizione, da colonnine ricarica a bus green
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