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File riservati di Matteo Messina Denaro offerti a Fabrizio Corona, cosa accade?

Si infittisce ancora di più il caso su Matteo Messina Denaro, famoso boss latitante per quasi trent’anni e catturato a gennaio. RaiNews svela come un politico e un carabiniere abbiano provato a vendere al fotografo ben 786 documenti riservati proprio sul boss. I due sono stati arrestati ai domiciliari e indagati sotto diversi punti di vista per accesso abusivo al sistema informativo, ricettazione e violazione del segreto d’ufficio.

E Fabrizio Corona? Anche l’ex re dei paparazzi è finito tra gli indagati anche se ovviamente non è stata comprovata responsabilità oggettiva dello stesso. L’indagine è stata coordinata da Maurizio De Lucia, procuratore di Palermo, insieme a Paolo Guido. I Pm hanno ricostruito l’episodio accusando il carabiniere di essersi introdotto nel sistema informativo dell’Arma in maniera illegale per copiare ben 786 file relative alle indagini sul mafioso per girarli poi a Randazzo. E poi?

Fabrizio Corona e il caso Matteo Messina Denaro

Pare che proprio Randazzo abbia contattato Fabrizio Corona provando a vendergli i documenti, pare che proprio il paparazzo abbia consigliato di rivolgersi al direttore di Mow Moreno Pisto per fargli acquistare il materiale. Corona è stato indagato per ricettazione e sua casa è stata perquisita. Va raccontato che dopo la cattura di Messina Denaro Corona era venuto in possesso di alcuni audio di chat tra proprio il boss e pazienti conosciute in clinica durante la chemioterapia. Proprio per questo il suo telefono venne messo sotto controllo e da un’intercettazione del 2 maggio si parla di uno “scoop pazzesco” con protagonista un consigliere comunale identificato in Randazzo.

Sarebbe stato poi lo stesso Pisto a rendersi conto della gravità della situazione e dunque di decidere di parlare con la polizia. Ha raccontato tutto alla Mobile di Palermo e così gli inquirenti hanno iniziato a indagare. Al momento ovviamente ricordiamo che è tutto al vaglio e dunque non è possibile trovare colpevoli o puntare il dito su nessuno, la legge farà il suo corso.

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