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Economia

Conto corrente attenti all’imposta sconosciuta: addebito automatico

Molto spesso ci capita di aprire l’applicazione della nostra banca e notare degli addebiti di cui non sappiamo nulla. In particolare, ce n’è una completamente sconosciuta.   

Non è raro aprire l’applicazione della banca o della Posta o anche andare in filiale per farsi fare il resoconto e notare che vi sono degli addebiti di cui non sapevamo nulla. Ma non solo, non sappiamo nemmeno a cosa si riferisce tale importo. Da qualche tempo troviamo un’imposta particolare, ma riguarda solamente chi ha una giacenza media di almeno 5 mila euro. Di cosa si tratta?  

Tassa sul conto corrente  

Parliamo ancora una volta di uno degli argomenti che fa più arrabbiare gli italiani: le tasse. Ogni volta che ci capita di andare in sede per chiedere il resoconto oppure ogni volta che ci colleghiamo all’applicazione, notiamo che ci sono degli addebiti (anche piccoli) la cui natura è sconosciuta.  

Se chiamiamo al numero di assistenza ci verranno fornite tutte le informazioni e delucidazioni in merito, ma questo dovrebbe avvenire prima che capiti una situazione simile. In realtà, nelle applicazioni esiste una sezione dedicata alle comunicazioni e agli avvisi e per la maggior parte siamo noi che non ci preoccupiamo di leggerli tutti.  

Ad ogni modo, per aprire un conto corrente ci possono essere molte agevolazioni, come ad esempio alcun costo di apertura del conto per giovani sotto una certa età. Tuttavia, tale servizio va mantenuto e quindi, dopo un certo numero di tempo è quasi inevitabile imporre una tassa.  

Quando parliamo di tasse, intendiamo un tributo che il cittadino deve versare allo Stato e sono di diversa natura e possono servire a diversi scopi. Forse non tutti sanno che esse possono essere persino richieste dal cittadino stesso qualora voglia possedere determinati requisiti.  

Ricordiamoci però che con la parola tassa intendiamo a delle imposte fiscali e non al singolo significato di tassa.  

Le tasse devono essere pagate?  

Se la tassa è indipendente dall’ISEE o dal lavoro svolto, le imposte fiscali sì. Infatti, per stabilirne la somma da versare, si valuterà non solo il servizio richiesto, ma anche l’importo ISEE del nucleo familiare o della persona singola e dal lavoro svolto.  

Per capire meglio, una delle imposte che conosciamo maggiormente è l’IRPEF, ossia quell’imposta che gravita sul reddito della persona fisica. Chiaramente, per calcolarla sarà necessario considerare la percentuale del reddito annuo del lavoratore.  

Queste tipo di tasse si chiamano aliquota progressiva in quanto varia a seconda del reddito del singolo. Infatti, se esso non supera i 15 mila euro la tassa sarà pari al 22%, fino ai 28 mila la aliquota sarà del 25% e così via.  

La domanda che ci siamo posti inizialmente richiede una risposta abbastanza immediata e semplice: sì, le tasse vanno pagate anche se ad esempio, quelle sul conto corrente non sono così chiare.  

La tassa sul conto corrente la devo pagare per forza? 

La maggior parte delle tasse sono a noi conosciute soprattutto perché veniamo sempre informati di quello che avviene rispetto al servizio da noi richiesto. Tuttavia, ne esistono alcune di cui non sappiamo veramente nulla e che vengono applicate in modo automatico.  

Un esempio? Parliamo di quella che si chiama Imposta di bollo ed è quella che ci ritroviamo, in alcuni casi, sul conto corrente. A spiegarci qualcosa in più è stato l’esperto in economia e finanza, Federico Ronzoni, sul suo profilo Tik Tok.  

Ha infatti spiegato che tale tassa ha un valore di 34.20 euro e solitamente viene addebitata ogni tre mesi la cui rata ha il valore di 8.55 euro. Tale tassazione viene addebitata direttamente dalla nostra banca sul conto corrente e viene versata automaticamente al Fisco.  

Questo significa che ha la funzione di sostituto d’imposta. Attenzione però, non tutti si ritrovano tale addebito sul proprio conto. Infatti, uno dei motivi di tale addebito è la giacenza media che dovrà essere superiore ai 5 mila euro.  

Tale importo viene calcolato sulla base dei soldi che vengono depositati in quel conto nell’arco dell’anno. Per questo motivo, se la vostra giacenza è anche solo di 5.001 euro vi vedrete addebitati tale imposta. Chiaramente il valore non potrà essere relativo ad un tempo breve, ma dovrà permanere per un lungo periodo.  

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