Condono edilizio 2023: quando esce? Scadenza e costi

L’idea del Ministro Matteo Salvini di introdurre una sanatoria edilizia in Italia non è affatto una novità.
Un disegno di legge presentato dalla Lega, lo scorso giugno, aveva già posto le basi per una possibile sanatoria relativa ad alcuni tipi di abusi edilizi.
Tuttavia, rimangono ancora alcune incertezze riguardo a chi potrebbe beneficiare di questa proposta e all’impatto che avrebbe sul bilancio dello Stato. Vediamo cosa si sa, finora, del possibile condono edilizio 2023.
Condono edilizio 2023: quali abusi riguarda
L’obiettivo principale di questa iniziativa è semplificare il processo di regolarizzazione delle costruzioni non conformi rispetto al progetto originale.
Ad esempio, nel caso di una veranda più grande del previsto o di una stanza aggiuntiva non prevista nel progetto iniziale, i proprietari potrebbero richiedere la sanatoria.
In questo nuovo sistema, se il comune non risponde entro sessanta giorni e si è disposti a pagare una multa, al massimo di poco superiore a 5.000 euro, la richiesta passerebbe in automatico.
Tuttavia, è importante sottolineare che questa proposta non è un via libera per chi ha costruito illegalmente edifici sulla spiaggia o in altre aree protette. Il requisito principale sarebbe dimostrare che l’abuso rispetta le norme attuali, a differenza delle normative vigenti al momento della costruzione.
Quanto costa il condono edilizio 2023
Uno dei punti di domanda più grandi è quanto questa sanatoria potrebbe incidere sui conti pubblici e quanto ampia potrebbe essere la sua portata.
Secondo l’Istat, fino allo scorso anno, su ogni 100 nuove abitazioni autorizzate, ne sono state costruite altre 15,1 in modo abusivo. Questo fenomeno è stato definito “preoccupante e persistente” dall’Ufficio di Statistica. La speranza di futuri condoni ha contribuito a sostenere questa tendenza all’abusivismo edilizio.
L’idea di una sanatoria edilizia in Italia non è nuova, ma la proposta del Ministro Salvini potrebbe semplificare il processo di regolarizzazione per alcune categorie di abusi edilizi.
Detto questo, non ci sono indicazioni precise su quello che sarebbe il numero dei beneficiari del condono edilizio 2023 e l’impatto economico a carico dello Stato.