La campagna inglese del Surrey si tinge di giallo. Mikhail Watford, l’oligarca ucraino che ha fatto fortuna nel petrolio e nel gas dopo la fine dell’Unione Sovietica, è stato trovato impiccato nel garage della sua lussuosa residenza nell’Inghilterra meridionale.
Proprietario di un impero immobiliare
Il primo a darne notizia è stato il Daily Mail, per il quale il decesso risalirebbe a lunedì scorso. La polizia locale ha fatto sapere che il 66enne Watford, il cui cognome Tolstosheya è stato cambiato nel 2000, è morto in maniera “inspiegabile” e ha promesso di indagare con “grande attenzione” sul ritrovamento del corpo. Watford era nato nel 1955 in Ucraina, durante l’era sovietica del suo paese, aveva fatto affari nel settore della raffinazione del petrolio proprio in Ucraina per poi arrivare a creare un impero immobiliare in Gran Bretagna.
Paura delle sanzioni?
Il Sun riporta la testimonianza di un amico di famiglia secondo il quale “lo stato d’animo di Watford potrebbe essere stato influenzato dalla situazione in Ucraina”. Per questo “il momento della sua morte e dell’invasione del suo paese d’origine non è stato sicuramente casuale”. Ciò che è certo è che il suo nome non appare nella lista degli oligarchi colpiti dalle sanzioni del governo britannico: un elenco che, stando alle dichiarazioni del premier Boris Johnson nel corso dell’ultimo question time, è destinato ad allungarsi.
L’ipotesi di una pista russa
Un collaboratore di Watford, intervistato sempre dal Sun, ha riferito: “la sua morte solleva una serie di interrogativi. Dopo tutte le altre morti sospette di cittadini russi in Gran Bretagna è naturale che ci saranno speculazioni”. Anche la ragione del suicidio appare difficile da individuare, poiché l’imprenditore viveva con la moglie estone Jane, i loro due figli e un terzo avuto da un precedente matrimonio, in una villa da 18 milioni di sterline con tre campi da golf e non sembrava avere particolari problemi. La coppia era apparsa in un articolo del Sunday Times nel 2015 e non aveva perso l’occasione di mostrare il proprio stile di vita fatto di jet privati e magioni esclusive.
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