Economia

Bonus Verde 2023: cosa comprende, come richiederlo e chi ne ha diritto

Il Bonus Verde 2023, anche noto come premio verde, costituisce un’agevolazione introdotta nel 2018 e prorogata sino al 2024 tramite la Legge di Bilancio del 2022. Questa opportunità consentirà di rinnovare aree verdi, terrazzi e balconi con un considerevole risparmio, grazie alla detrazione fiscale Irpef del 36%.

Bonus Verde 2023: quali sono le spese ammissibili

Le seguenti spese possono essere detratte attraverso il Bonus Verde:

  • Sistemi di irrigazione
  • Riqualificazione in chiave verde di aree scoperte private di edifici già esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni
  • Realizzazione di pozzi
  • Riqualificazione di prati
  • Potature di ampie dimensioni
  • Creazione di coperture verdi e giardini pensili
  • Costi di progettazione relativi a lavori eseguiti successivamente

Spese non ammissibili alla detrazione del Bonus Verde 2023:

Manutenzione ordinaria di aree verdi già esistenti e soggette a manutenzione regolare

  • Lavori eseguiti in economia dal proprietario (con acquisto autonomo dei materiali)
  • Acquisto di attrezzature specifiche per la cura del verde (pale, picconi, tosasiepi)

 

Bonus Verde 2023 e l’agevolazione fiscale

L’agevolazione fiscale sotto forma di detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per interventi di valorizzazione delle aree verdi si applica in modo diretto alla dichiarazione dei redditi. La spesa massima ammissibile, come precedentemente accennato, è di 5.000 euro, consentendo una detrazione massima di 1.800 euro per ogni singola unità immobiliare ad uso abitativo.

Questa misura esclude naturalmente tutte le proprietà ad uso non abitativo, come uffici o negozi, mentre subisce una riduzione del 50% per le unità residenziali utilizzate promiscuamente per attività commerciali o esercizio di professioni.

La detrazione massima è di 1.800 euro per ogni immobile (corrispondente al 36% di 5.000).

Il Bonus Verde 2023 è altresì applicabile ai costi affrontati per le parti comuni del condominio, per un massimo complessivo di 5.000 euro per ogni unità immobiliare ad uso abitativo.

 

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Delia Piavani

Mi chiamo Delia, sono una SEO Copywriter e Web Content Specialist, classe 1995. Ho iniziato a scrivere da piccola e da allora non ho mai smesso. Mi sono laureata in Scienze Politiche e ad oggi scrivo di gossip, lifestyle, cinema, economia e politica.

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