Bonus Trasporti 2023: ufficiale il giorno del click day

Prepararsi per il ritorno dalle vacanze e la ripresa del lavoro può essere già abbastanza stressante. Tuttavia, quest’anno c’è un ulteriore motivo di preoccupazione per coloro che contavano sul Bonus Trasporti per alleggerire le spese di viaggio.
Le risorse disponibili per questo incentivo sono state esaurite il 4 agosto scorso. Chi cercava di presentare la domanda, infatti, è rimasto sorpreso di leggere il messaggio con cui si annunciava l’impossibilità di procedere con la richiesta.
Bonus Trasporti 2023: c’è la data del Click Day
La ragione dietro questa inattesa fine dell’agevolazione è l’esaurimento temporaneo dei fondi previsti dal Decreto Legge n. 5 del 14 gennaio 2023. Tuttavia, c’è una luce in fondo al tunnel per coloro che sono stati lasciati a bocca asciutta.
Il 1° settembre 2023, infatti, sarà possibile tentare nuovamente di accedere al bonus. Questo secondo round sarà basato sugli eventuali fondi residui generati da coloro che avevano richiesto il bonus ad agosto e non lo hanno utilizzato o da chi l’ha richiesto per un importo inferiore ai 60 euro massimi.
Con un’opportunità così limitata e un accesso non basato su graduatorie, ma praticamente su chi arriva prima, non tutti riusciranno ad ottenere il sussidio di 60 euro destinato a chi utilizza i trasporti pubblici. Il rischio che il 1° settembre si trasformi in una corsa frenetica per accaparrarsi l’incentivo è molto reale, con il sito web del Ministero dei Trasporti che potrebbe essere sovraccarico.
Per garantirsi la possibilità di ottenere il bonus, sarà essenziale essere puntuali e accedere al sito alle 8 del mattino.
Chi ha diritto al Bonus Trasporti
Il requisito per richiedere il Bonus Trasporti rimane invariato. È sufficiente, infatti, avere un reddito complessivo (riferito al 2022) non superiore a 20.000 euro.
Tuttavia, non sarà necessario presentare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Sarà sufficiente redigere un’autocertificazione nella quale si afferma di non superare il reddito indicato.
Inoltre, per chi richiede il bonus per un figlio minore, i redditi considerati saranno quelli del minore stesso, non quelli del genitore richiedente. Questo principio ha consentito a molti studenti di beneficiare del bonus, indipendentemente dal reddito dei loro genitori.