Bonus carburante, nuove misure governative per redditi bassi: chi ne beneficia e come funziona

Il nuovo sostegno per le spese carburante è pronto a essere offerto alle persone a reddito più basso. La novità è stata annunciata dal Ministro dello Sviluppo Economico, Urso, in un’intervista. Ecco i dettagli di questa iniziativa.
Un annuncio fresco fresco dal governo Meloni: la nuova misura riguarda la possibilità di fornire assistenza economica alle famiglie italiane per affrontare le spese per il carburante.
L’obiettivo
Bonus carburante 2023, quando viene erogato
Attualmente, il bonus per il carburante è ancora un’idea, ma potrebbe rappresentare l’unica soluzione per affrontare il costo della benzina in mancanza di risorse per la tanto attesa riduzione delle accise. Questa manovra costerebbe 13 miliardi di euro, un importo che la Legge di Bilancio 2024 non può sostenere. I fondi, infatti, sono necessari per il bilancio fiscale e potrebbero non essere sufficienti nemmeno per questo. Non a caso, il Ministro dell’Economia ha ammesso che la prossima Legge di Bilancio sarà complicata e richiederà dei sacrifici.
Sussidio carburante: cos’è e come funziona
Dopo gli aumenti dei costi del carburante delle scorse settimane, sono state avanzate alcune proposte per aiutare le famiglie a basso reddito. Tra queste proposte c’è il sussidio carburante, menzionato dal Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, a “La Piazza”, l’evento di Affariitaliani.it a Ceglie Messapica.
Fino a pochi giorni fa, sembrava che questa misura non avesse alcun tipo di sostegno. Tuttavia, potrebbe rappresentare una soluzione alla mancata riduzione delle accise. Ma come funzionerebbe? Urso non ha fornito dettagli specifici, ma ha lasciato intendere che il sussidio carburante potrebbe somigliare alla Carta Sociale per la spesa. In altre parole, una carta rilasciata automaticamente, senza necessità di richiesta, sulla quale sarebbe caricato un importo da utilizzare per l’acquisto di benzina e diesel presso distributori convenzionati. Se il sussidio carburante dovesse seguire il modello della Carta Sociale, sarebbe un pagamento unico, cioè verrebbe rilasciato una sola volta e con un importo pensato per coprire le spese mensili di carburante.