Una dimenticanza può costarti caro: senza documento aggiornato e firmato, la multa può superare i 1600 euro. Ecco cosa sapere prima di mettersi in viaggio.
Molti automobilisti fanno il tagliando ma dimenticano un dettaglio fondamentale: il documento che lo certifica. Nel 2025, la firma del meccanico è diventata essenziale.
Perché la firma del meccanico sul tagliando è diventata obbligatoria
Nel 2025 è entrato in vigore un aggiornamento normativo che impone un maggiore rigore nella documentazione del tagliando auto. Anche se effettuato regolarmente, il tagliando deve essere certificato con un documento cartaceo o digitale firmato dal meccanico. Questo documento è considerato una prova necessaria da esibire in caso di controllo delle forze dell’ordine, soprattutto durante un posto di blocco. Non si tratta solo di burocrazia: la norma mira a garantire che i veicoli in circolazione siano realmente sicuri e manutenuti secondo le indicazioni del costruttore.
La firma del meccanico attesta che il controllo tecnico è stato eseguito da un professionista abilitato e secondo gli standard previsti. Senza questo certificato aggiornato, anche se il veicolo è in perfette condizioni, si rischia una multa che può arrivare fino a 1648 euro. È quindi essenziale richiedere sempre la ricevuta firmata del tagliando, conservarla a bordo del veicolo e mostrarla in caso di richiesta da parte della polizia stradale.
Cosa controllano davvero durante un posto di blocco
Durante un normale posto di blocco, gli agenti della Polizia o dei Carabinieri possono richiedere una serie di documenti legati alla manutenzione del veicolo, oltre ai classici patente, libretto e assicurazione. In particolare, per i veicoli con più di due anni di vita, può essere richiesto il documento che attesta l’ultimo tagliando. Se questo risulta mancante, incompleto, o privo di firma e data, scatta la contestazione.
Le forze dell’ordine verificano che il documento riporti il chilometraggio dell’intervento, il tipo di manutenzione effettuata, e soprattutto l’identificazione dell’officina o del meccanico che ha eseguito il lavoro. In caso di mancanza di queste informazioni, l’automobilista è soggetto a sanzione per omessa documentazione della manutenzione ordinaria, ai sensi del Codice della Strada.
Anche se il tagliando non è obbligatorio per legge come la revisione, diventa obbligatorio documentarlo se il costruttore dell’auto lo prevede per il mantenimento della garanzia o per la conformità alla normativa sulle emissioni. Perciò, se ti fermi a un controllo, non basta dire “l’ho fatto”: serve dimostrarlo.
Come evitare la multa: consigli utili per ogni automobilista
Ecco cosa fare per non correre rischi inutili durante un controllo:
- Dopo ogni tagliando, chiedi al meccanico una ricevuta firmata con timbro dell’officina
- Conserva sempre una copia cartacea nel veicolo e, se possibile, una digitale sullo smartphone
- Se utilizzi un’app per la manutenzione auto, assicurati che sia aggiornata e che i documenti siano visibili
- Scegli officine autorizzate o meccanici con partita IVA registrata, in grado di rilasciare documenti validi
- Verifica sul libretto di uso e manutenzione dell’auto la cadenza dei tagliandi obbligatori previsti dal costruttore
Queste accortezze possono sembrarti banali, ma fanno la differenza tra un viaggio tranquillo e una multa imprevista e salata. Ricorda che la responsabilità del veicolo è tua, anche se ti affidi a un professionista per la manutenzione.
Conclusione: sicurezza, buonsenso e documenti in regola
Nel 2025 il messaggio è chiaro: per circolare tranquilli, serve non solo fare manutenzione, ma anche documentarla correttamente. La firma del meccanico sul tagliando, oggi più che mai, è una garanzia per te e per gli altri. Non rischiare una multa da oltre 1600 euro per una semplice dimenticanza. Prepara la tua auto, verifica i documenti e affronta ogni posto di blocco con serenità.