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Il caso delle gemelle Kessler: perché hanno preso questa decisione e cosa è emerso dalle indagini

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Alice ed Ellen Kessler hanno scelto di porre fine alla loro vita insieme, a 89 anni, tramite suicidio assistito nella loro casa in Baviera. Una decisione a lungo meditata, pianificata nei minimi dettagli, che riflette la simbiosi di una vita intera, tra desideri testamentari e le necessarie verifiche legali.
Sono state icone di un’epoca, simbolo di grazia e modernità sul palco dell’allora televisione in bianco e nero. Ma Alice ed Ellen Kessler non erano solo sorrisi e gambe perfette: erano l’emblema di un’unione indissolubile, una simbiosi che le ha accompagnate per 89 anni, fino all’ultimo respiro. Il 17 novembre 2025, le gemelle hanno scelto di morire insieme, nella quiete della loro casa di Grünwald, vicino Monaco di Baviera. La loro scomparsa, avvenuta tramite suicidio assistito, non è stata un gesto improvviso, ma l’atto finale di un percorso di vita condiviso, guidato dalla volontà di mantenere il controllo sulla propria esistenza fino all’ultimo istante.

Una Scelta di Dignità e Autonomia

La decisione di ricorrere al suicidio assistito, legale in Germania, era maturata da tempo. Le sorelle avevano più volte espresso il desiderio di non voler diventare un peso per gli altri, né di finire in una casa di riposo, mantenendo la loro autonomia fino alla fine. Questa volontà di autodeterminazione ha guidato ogni loro azione recente. Avevano persino disdetto l’abbonamento al loro quotidiano locale preferito con data precisa, il 17 novembre, un dettaglio che mostra la meticolosità della loro pianificazione. Hanno informato le persone care, inviando regali con l’indicazione di aprirli solo dopo la loro morte, a dimostrazione di una scelta consapevole e serena.

L’Ultimo Giorno e la Procedura Legale

L’ultimo giorno, le gemelle sono state assistite da un medico e un avvocato dell’associazione berlinese DGHS (Società Tedesca per la Morte Umana). In Germania, l’eutanasia attiva è vietata, ma il suicidio assistito è permesso, a condizione che sia la persona stessa ad azionare il dispositivo letale. Ed è esattamente quello che è successo: un medico ha predisposto l’infusione endovenosa, ma sono state Alice ed Ellen stesse a girare la valvola, iniettandosi autonomamente il farmaco letale, morendo insieme, mano nella mano.

Le Ricostruzioni Ufficiali e l’Indagine di Routine

Come previsto dalla legge tedesca in questi casi, la polizia di Monaco ha aperto un’indagine. Si tratta di una procedura standard e obbligatoria per accertarsi che tutte le condizioni legali siano state rispettate e che non ci siano state interferenze o costrizioni da parte di terzi. Le prime ricostruzioni escludono reati, confermando che il decesso è avvenuto per volontà autonoma delle due donne. Il fascicolo dovrebbe essere chiuso in pochi giorni, una volta verificata la conformità della procedura.

Il desiderio dell’Urna Unica: Ostacoli Legali

Nel loro testamento, le gemelle avevano espresso un desiderio struggente: che le loro ceneri venissero mescolate in un’unica urna, insieme a quelle della madre e del loro amato cane Yello. Purtroppo, la legge tedesca sulle sepolture vieta generalmente di mescolare le ceneri di persone diverse in un’unica urna. Potrebbero essere sepolte nella stessa tomba, ma con urne separate. L’eredità delle gemelle, che non avevano figli né nipoti, andrà a diverse organizzazioni umanitarie, tra cui Medici Senza Frontiere e UNICEF.
CONCLUSIONE
La morte delle gemelle Kessler chiude un capitolo non solo della storia dello spettacolo europeo, ma anche del dibattito sul fine vita e l’autodeterminazione. La loro scelta coraggiosa e pianificata, guidata da un legame profondo e dal desiderio di dignità, solleva ancora una volta questioni etiche e legali complesse. Hanno vissuto in simbiosi, e così hanno scelto di lasciare questo mondo, dimostrando una coerenza e una forza d’animo che resteranno nella memoria collettiva, al di là delle luci della ribalta.

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