Nuovo contratto per i dirigenti medici: aumenti e soddisfazione

Nuovo contratto per i dirigenti medici: aumenti e soddisfazione - largomento.com
È ufficiale: il Contratto collettivo nazionale di lavoro per l’Area della Dirigenza Medica e Sanitaria è stato firmato all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni. Questo accordo, che interessa circa 137mila dirigenti, di cui 120mila sono medici e 17mila dirigenti sanitari non medici, prevede un significativo incremento retributivo. Con un totale di 1,2 miliardi di euro a disposizione, i professionisti del settore possono aspettarsi un aumento medio del 7,27%, che si traduce in circa 491 euro in più al mese per 13 mensilità. Inoltre, sono previsti arretrati medi stimati intorno ai 6.500 euro.
Un accordo raggiunto in tempi record
La trattativa è iniziata il 1° ottobre e si è svolta in un clima di collaborazione e positività. La maggior parte delle organizzazioni sindacali ha accolto con favore il risultato, mentre Fp Cgil Medici e Fassid hanno deciso di non aderire all’accordo. Antonio Naddeo, presidente dell’Aran, ha espresso la sua soddisfazione per la rapidità con cui si è giunti alla firma: “La firma di oggi è arrivata a poco più di un mese dall’avvio della trattativa. Con questo accordo, si garantiscono incrementi economici significativi e si apre la strada per il negoziato del triennio 2025-2027.” Naddeo ha sottolineato l’importanza di continuare a lavorare insieme per garantire il miglioramento delle condizioni lavorative dei dirigenti medici.
Dettagli sugli aumenti e sugli arretrati
Guido Quici, presidente della Federazione Cimo-Fesmed, ha evidenziato che l’accordo prevede aumenti mensili che variano dai 322 euro lordi per gli incarichi di base fino ai 530 euro per i direttori di unità operativa complessa nell’area chirurgica. Gli arretrati, invece, oscillano tra gli 8.066 euro e i 13.480 euro, al lordo dell’indennità di vacanza contrattuale già erogata. Quici ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto, sottolineando come la trattativa si sia concentrata sugli aspetti economici, riuscendo a destinare quasi il 90% delle risorse alla parte fissa della retribuzione.
Le reazioni delle organizzazioni sindacali
La Segretaria Generale della Cisl, Daniela Fumarola, ha commentato l’accordo definendolo un risultato significativo per un settore vitale per il Paese. Ha messo in evidenza come i dirigenti medici e sanitari abbiano affrontato sfide enormi, specialmente negli ultimi anni, e come questo accordo rappresenti un passo importante verso il riconoscimento del loro lavoro. Fumarola ha ribadito l’importanza di garantire un adeguato supporto a questi professionisti, che sono fondamentali per la salute e il benessere della popolazione.
Con questo nuovo contratto, si apre una nuova fase per i dirigenti medici e sanitari, con l’auspicio di un continuo miglioramento delle loro condizioni lavorative e retributive.
