Lutto nel giornalismo italiano: addio a Giorgio Forattini, il ‘re della satira

All’età di 94 anni è scomparso Giorgio Forattini, uno dei più illustri e influenti vignettisti italiani. La notizia della sua morte, avvenuta questa sera, 4 novembre, a Milano, ha sconvolto il mondo dell’editoria e della politica.
Una carriera lunga cinquant’anni
Forattini è nato a Roma nel 1931 e, armato solo di penna e inchiostro, ha vissuto cinquant’anni di storia italiana, diventando un’autorità assoluta nel campo della satira politica nel nostro Paese. È stato il primo a introdurre le vignette satiriche quotidiane sulle prime pagine dei principali quotidiani nazionali.
L’ironia che ha smascherato il potere
Forattini era dotato di una straordinaria capacità di rivelare con pochi tratti e un umorismo tagliente i difetti, le contraddizioni e i capricci dell’élite politica italiana. Nessun leader era immune dalla sua matita: da Giulio Andreotti a Bettino Craxi, da Silvio Berlusconi a Massimo D’Alema, i potenti dell’epoca sono stati immortalati nelle sue vignette, spesso in situazioni grottesche che ne rivelavano il lato umano o i difetti.
Le sue opere non facevano sconti a nessuno e spesso suscitavano accesi dibattiti, a testimonianza dell’importanza del suo lavoro e della sua influenza sull’opinione pubblica.
Con la morte di Giorgio Forattini, l’Italia perde non solo un grande artista, ma anche una voce critica e tagliente, capace di raccontare la storia del Paese in modo unico e irripetibile.
