Addio al Dott. Roberto Pennisi: il magistrato che ha servito lo Stato con umiltà e coraggio

Oggi la comunità giuridica e civile piange la scomparsa del dottor Roberto Pennisi, originario di Acireale, uomo di straordinaria integrità e dedizione. La notizia della sua morte, diffusa attraverso articoli e post che circolano rapidamente sui social media, lascia un vuoto incolmabile in coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.
Roberto Pennisi ha dedicato la vita alla giustizia e alla lotta alla ‘Ndrangheta, servendo prima come magistrato nella Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e successivamente come sostituto presso la Direzione Nazionale Antimafia. La sua carriera non è stata mai mossa da ambizione personale o desiderio di visibilità, ma da un autentico senso del dovere: lavorava incessantemente, anche sotto minaccia, per garantire che la legge prevalesse sul crimine organizzato.
Un uomo di valori e di famiglia
Coloro che lo hanno conosciuto lo descrivono come una persona modesta, che evitava l’attenzione del pubblico e per cui il lavoro e i valori erano al primo posto. Era profondamente legato alla sua famiglia, al fratello e alla sorella, con cui condivideva momenti di vita semplice e autentica. Gli amici lo ricordano come un leader discreto, capace di insegnare con l’esempio e di trasmettere il valore della dedizione senza bisogno di grandi parole.
La lotta alla mafia come missione
Il lavoro del Dott. Pennisi si inserisce in un contesto storico complesso: la DDA di Reggio Calabria opera in un territorio dove la ‘Ndrangheta ha radici profonde e pervasive. Qui, magistrati come lui hanno avuto il compito di costruire un fronte istituzionale solido, capace di proteggere la società civile e di prevenire le infiltrazioni criminali.
Il suo approccio era concreto e rigoroso, ma anche umano: credeva che la giustizia non fosse solo l’applicazione della legge, ma uno sforzo quotidiano per migliorare la società. Era un ammiratore di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e la loro eredità morale influenzava ogni sua decisione professionale.
Un’eredità che va oltre la carriera
Roberto Pennisi lascia un esempio tangibile di cosa significhi servire lo Stato con dedizione e modestia. Non cercava notorietà, ma rispetto e giustizia; non ha mai parlato di politica o correnti, perché il suo unico credo era l’impegno per una società migliore. La sua vita dimostra come il coraggio e la coerenza possano davvero fare la differenza.
Il ricordo di chi lo ha affiancato, di chi lo ha visto lavorare senza clamore, è quello di un uomo che ha saputo coniugare professionalità, umanità e integrità, tracciando una strada che continuerà a ispirare colleghi e cittadini.
Il Dott. Pennisi non è più tra noi, ma il suo esempio rimane vivido: un magistrato, un servitore dello Stato, un uomo che ha vissuto secondo i valori più alti, fino all’ultimo giorno.
