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Elon Musk lancia Grokipedia: tutta la verità”. Sfida diretta a Wikipedia

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Elon Musk non si ferma mai. Dopo aver rivoluzionato auto elettriche, razzi e social network, il miliardario sudafricano-naturalizzato-americano ha appena sparato il suo ultimo colpo: Grokipedia, un’enciclopedia online che giura di dire “la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità”. L’annuncio? Ovviamente su X (ex Twitter), con Musk che esulta: “Grokipedia.com è live!”.

Immaginatevi la scena: un uomo che ha comprato Twitter per 44 miliardi di dollari ora vuole riscrivere la storia della conoscenza umana. Non è fantascienza, è il 2025.

Perché odia Wikipedia (e lo dice forte)

Musk non ha peli sulla lingua. Da anni attacca Wikipedia, chiamandola “Wokepedia” e accusandola di essere un covo di propaganda. “Smettete di donare a quell’organizzazione no-profit”, ha tuonato più volte. Per lui, troppi articoli sono distorti da narrative politiche, soprattutto di sinistra. Grokipedia nasce proprio da questa frustrazione: un’alternativa “pura”, senza filtri ideologici.

Come funziona? Minimalismo estremo

Aprite Grokipedia.com e vi accoglie una pagina spartana: solo una barra di ricerca. Provate con Taylor Swift, le World Series di baseball o Buckingham Palace: articoli compaiono all’istante. Per ora, 885.279 voci – un decimo dei 7 milioni in inglese di Wikipedia. Chi scrive? Mistero. Si vocifera che sia l’IA di xAI, la stessa dietro il chatbot Grok. Alcuni testi sembrano cloni di Wikipedia, ma con meno fonti e più “verità muskiana”.

Il tallone d’Achille: le fonti

Prendete l’articolo sulla dinastia Chola, in India meridionale. Grokipedia cita tre fonti. Tre. Wikipedia? 113 link e interi libri. La comunità Wikimedia è in allerta: “Stiamo analizzando”, dicono. E Musk ribatte: “Wikipedia ha bias sistemici di sinistra”. Su figure politiche controverse, le differenze saltano all’occhio.

Wikipedia, il gigante che addestra le IA

Ironia della sorte: Wikipedia è la bibbia delle intelligenze artificiali. ChatGPT, Google Gemini, persino Grok stesso – tutti si nutrono dei suoi articoli volontari. La Wikimedia Foundation difende il modello: “Trasparenza, lavoro umano, miglioramento continuo”. Milioni di editor anonimi contro un algoritmo made in Musk.

E ora?

Grokipedia è ambiziosa, ma fragile. Riuscirà a scalzare un colosso costruito in 24 anni da una comunità globale? Musk ci crede: “Sarà la fonte di verità definitiva”. Per ora, è un esperimento. Wikipedia resta il re. Ma in un mondo dove l’IA genera conoscenza a raffica, la battaglia per la “verità” è appena cominciata.

Chi vincerà? Il volontariato umano o l’algoritmo del miliardario?