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Tre modi per andare in pensione a 57 anni: scopri le novità dell’INPS

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L’INPS conferma un’importante agevolazione: andare in pensione a 57 anni con solamente 5 anni di contributi è realtà. Una svolta per chi ha dedicato la vita alla gestione della casa, finalmente riconosciuta come attività preziosa.

Finalmente una svolta per chi lavora in casa

Per anni il lavoro domestico è stato trascurato e invisibile agli occhi delle istituzioni, non ricevendo mai il giusto riconoscimento previdenziale. Tuttavia, ora qualcosa sta cambiando grazie a una nuova misura approvata dall’INPS che rappresenta una piccola ma significativa conquista per coloro che hanno dedicato la vita alla cura della propria casa e della propria famiglia senza percepire né stipendio né contributi.

Una rete di supporto per chi lavora in casa

Molti si trovano senza una rete di protezione, senza busta paga, tredicesima o TFR, con impegni e responsabilità ma senza pensioni. Secondo l’Istat, l’economia domestica contribuisce con oltre 700 miliardi di euro l’anno, rappresentando circa il 40% del PIL nazionale. Nonostante queste cifre, l’ordinamento italiano ha spesso faticato a riconoscere il valore previdenziale del lavoro domestico.

Le misure già esistenti

In passato, si è parlato spesso di un presunto “bonus casalinghe”, generando confusione. Tuttavia, in pratica, non esiste un vero sussidio universale per chi si dedica alla cura della casa. Finora, solamente alcune misure hanno tentato di indirizzare questo problema, come l’assegno sociale per over 67 con redditi bassi e l’assegno di inclusione per famiglie fragili. Alcune regioni offrono anche corsi di formazione per chi desidera reinserirsi nel mercato del lavoro.

La novità: in pensione a 57 anni con il fondo di previdenza volontaria

La possibilità di andare in pensione a 57 anni con soli 5 anni di contributi è finalmente confermata dall’INPS, grazie al Fondo di Previdenza Volontaria per casalinghe e casalinghi. Questa misura, sebbene meno conosciuta, è estremamente rilevante per chi ha dedicato la sua vita al lavoro domestico, permettendo di versare anche piccoli importi annuali per costruire la propria pensione.

Come funziona il fondo

Attivo dal 1996, il fondo prevede che con versamenti annui di circa 309,84 euro e almeno 5 anni di contribuzione, sia possibile maturare il diritto alla pensione di vecchiaia a partire dai 57 anni, purché si raggiunga un importo minimo dell’assegno previsto. In alternativa, il diritto a pensione matura automaticamente al compimento dei 65 anni, indipendentemente dall’importo accumulato.

Conclusione: una nuova dignità per il lavoro domestico

Questa opportunità non rappresenta un bonus immediato quanto piuttosto una possibilità concretamente accessibile di riscatto e dignità. È fondamentale che questa misura venga conosciuta e utilizzata, offrendo una speranza e una visione di futuro per chi lavora in casa, spesso invisibile ma indispensabile per l’equilibrio familiare.

Se hai dedicato la tua vita alla cura della casa e dei tuoi cari, informarti su questa agevolazione potrebbe essere un passo importante verso una maggiore sicurezza economica e un meritato riconoscimento del tuo impegno.