Detrazioni mutuo 2025: quanto si recupera dal 730 e come calcolare gli interessi

Chi può detrarre gli interessi sul mutuo nel modello 730

Nel 2025, i contribuenti che hanno acceso un mutuo per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa possono beneficiare di una detrazione IRPEF pari al 19% sugli interessi pagati nel corso dell’anno precedente. Il beneficio fiscale è riservato a chi risulta intestatario sia del mutuo sia dell’immobile e presenta regolarmente il modello 730 o il modello Redditi.

La detrazione può essere richiesta anche se il mutuo è cointestato, purché ciascun intestatario dichiari la propria quota di interessi. L’immobile deve essere destinato ad abitazione principale entro dodici mesi dall’acquisto.

Limiti massimi di detrazione per il 2025

La normativa prevede un limite massimo di 4.000 euro di interessi passivi detraibili. Questo significa che l’importo massimo recuperabile attraverso il 730 è pari a 760 euro (cioè il 19% di 4.000). Se gli interessi superano questa cifra, la parte eccedente non dà diritto ad alcuna detrazione.

Per i mutui accesi prima del 1993 o per la costruzione dell’abitazione principale, possono valere regole leggermente diverse. È sempre consigliabile verificare con un consulente fiscale o il proprio CAF di riferimento.

Documenti necessari e tempi di recupero

Per ottenere la detrazione, è necessario conservare la certificazione bancaria degli interessi passivi e le copie dei pagamenti effettuati. Tutti i documenti devono essere allegati o mostrati al momento della compilazione del modello 730.

Il recupero effettivo avviene con il rimborso in busta paga o nella pensione, generalmente tra luglio e settembre dell’anno di presentazione del modello. Chi invece presenta il modello Redditi riceve il rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

Esempio pratico di calcolo

Supponiamo che nel 2024 un contribuente abbia pagato 3.500 euro di interessi sul proprio mutuo prima casa. Nel 730/2025 potrà detrarre il 19% di tale importo, cioè 665 euro. L’importo verrà restituito direttamente nella busta paga o conguagliato dall’ente pensionistico.

Se il mutuo è cointestato, ciascun intestatario potrà detrarre la propria quota di interessi (ad esempio il 50%).

Consigli utili per massimizzare il rimborso

  • Verifica ogni anno che la banca comunichi correttamente gli interessi pagati.
  • In caso di rinegoziazione del mutuo, conserva tutti i documenti aggiornati.
  • Assicurati che l’immobile sia destinato ad abitazione principale nei tempi previsti dalla legge.

Seguendo queste regole è possibile recuperare in modo semplice e sicuro la quota massima prevista di detrazione.

In sintesi

Nel 2025, la detrazione degli interessi sul mutuo resta uno dei benefici fiscali più vantaggiosi per i proprietari di prima casa. Con il modello 730 è possibile recuperare fino a 760 euro l’anno, a seconda dell’importo degli interessi e della situazione familiare. Preparando correttamente la documentazione, il rimborso arriva in pochi mesi e permette un risparmio fiscale concreto.

Vuoi saperne di più? Consulta le guide aggiornate dell’Agenzia delle Entrate o rivolgiti a un CAF per una verifica personalizzata.

Clarissa Missarelli: